Scontro sulle commissioni Arduini: il sorteggio è ridicolo
L’ex vicesindaco esponente dei Cattolici democratici dice no alla proposta di Cialente per risolvere il ballottaggio con Rifondazione. Placidi: il nostro assessore potrebbe dimettersi
AQUILA. «Il sorteggio? Beh, mi sembra una cosa ridicola». L’idea del mega-sorteggione in sala mensa, mutuato dall’epopea fantozziana, viene respinta al mittente dall’ex vicesindaco Giampaolo Arduini ispiratore della lista dei Cattolici e democratici per L’Aquila che ha contribuito al successo del centrosinistra e di Massimo Cialente. Non accenna a placarsi la polemica sui posti in commissione dopo che Cialente ha calato il poker d’assi (Giustino Masciocco di Sel alla prima, Enrico Perilli alla seconda; Antonello Bernardi alla terza e Antonella Santilli alla quarta) per i presidenti designati. Una proposta sulla quale domani tutta la coalizione che ha sconfitto Giorgio De Matteis tornerà a riunirsi per cercare di trovare una soluzione. Una proposta che verrà messa ai voti. Ma la spaccatura è già annunciata. Arduini invita il sindaco a concentrarsi «su altri problemi della città» e a lasciare ai partiti che l’hanno sostenuto il compito di mettersi d’accordo sulle presidenze. «La nostra posizione», spiega Arduini, «è abbastanza chiara. Non rivendichiamo nulla, non ne stiamo facendo una questione di posti ma occorre dire che chi fa paragoni tra gli assessorati è sulla strada sbagliata. Rigettiamo il manuale Cencelli ma il testa o croce che propone il sindaco è ridicolo. Cialente riassuma il comando delle operazioni su altre cose più importanti per la città come i problemi legati alle possibili riduzioni dei fondi per la ricostruzione. Il resto lo lasci ai partiti. Da parte nostra, voteremo volta per volta nell’interesse dei cittadini e della ricostruzione rapida e trasparente. Ribadiamo la necessità di partire col turn-over dei dirigenti comunali ».
Più duro il capogruppo Salvatore Placidi. «I Cattolici democratici ribadiscono che la loro presenza ha determinato un eccellente risultato per l’intera coalizione, al di là di ogni previsione, consentendo di ottenere il risultato finale».
«Nel giudicare mortificante il percorso fin qui seguito dall’inizio della consiliatura, sia nella formazione della giunta con la distribuzione delle deleghe che nei successivi adempimenti consiliari, in cui si assiste sempre più a vecchie pratiche dove si tenta oltretutto di snaturare il ruolo e la funzione dei movimenti civici, i Cattolici democratici esprimono il disappunto e decidono di non partecipare ad alcuna ulteriore pratica che taluni ancora intendono come “spartizione delle poltrone” secondo manuali più o meno desueti. Auspicano, invece, che si torni a ragionare e confrontarsi sui temi amministrativi più impegnativi per la ricostruzione. Ribadiscono piena fiducia all'assessore Emanuela Iorio pronta a lasciare l'amministrazione attiva qualora si seguiti a percorrere la strada della distribuzione di incarichi a senso unico».
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