Sequestra la sua ex, arrestato
Il giovane l’ha minacciata con un coltello per un’ora.
L’AQUILA. Sequestra la ex fidanzata e le impone di seguirla a casa sotto la minaccia di un coltello dove la costringe a restare un’ora. Poi lei riesce a dare l’allarme e la polizia lo arresta. Ora Giovanni Pettine è in carcere con pesanti accuse. L’episodio è avvenuto l’altra notte nella zona intorno al quartiere Torretta quando Giovanni Pettine, che ha 27 anni, ha incontrato la giovane e minacciandola con un coltello, l’ha obbligata a seguirlo nella sua casa che si trova nelle vicinanze. Una volta dentro l’abitazione le ha impedito di allontanarsi puntandole un coltello e questa situazione si è protratta per un ora periodo nel quale la donna è stata anche malmenata e minacciata. La giovane aquilana ha approfittato di un attimo di distrazione del suo aguzzino e ha avvertito con il cellulare la zia la quale a sua volta ha chiamato la madre che ha dato l’allarme.
Sul posto si sono portati gli agenti della squadra mobile e della volante, coordinati dal dirigente Salvatore Gava, i quali hanno fatto irruzione nella casa bloccando Pettine, persona, peraltro, già nota alle forze dell’ordine. Per Pettine sono scattate le accuse di sequestro di persona, lesioni, minacce, porto abusivo di coltello e maltrattamenti in famiglia. A quel punto gli agenti hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare che non è stata affatto inutile. Infatti hanno trovato circa novanta grammi di hascisc per cui gli è stata contestata anche l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Ora le indagini si dirigono anche su un altro aspetto riguardante, appunto, la droga visto che Pettine in passato è stato coinvolto in vicende di questa natura. La polizia, dunque, sta indagando per verificare che destinazione dovesse avere quello stupefacente visto che è improbabile pensare, a detta degli investigatori, che fosse tutta per consumo personale.
Ma quello che interessa alla polizia è soprattutto di conoscere da dove la droga provenisse e che tipo di volume possa avere avuto questo possibile canale di spaccio. Le indagini, comunque, non sono facili visto che dopo il terremoto sono parzialmente saltati gli schemi abituali riguardanti le modalità dello smercio della droga. Interrogati brevemente dagli investigatori i due hanno dato anche versioni diverse sul loro rapporto. Pettine ha parlato di attuale fidanzata mentre lei ha sostenuto che il rapporto era già finito. Questa mattina, comunque, Pettine, assistito dal suo avvocato di fiducia si presenterò davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale, Giansaverio Cappa, per la convalida del provvedimento. Possibile, se non verranno chiesti i termini a difesa, che si possa addirittura celebrare il processo con rito direttissimo. L’accusato, in quanto recidivo, rischia una pena abbastanza pesante.
Sul posto si sono portati gli agenti della squadra mobile e della volante, coordinati dal dirigente Salvatore Gava, i quali hanno fatto irruzione nella casa bloccando Pettine, persona, peraltro, già nota alle forze dell’ordine. Per Pettine sono scattate le accuse di sequestro di persona, lesioni, minacce, porto abusivo di coltello e maltrattamenti in famiglia. A quel punto gli agenti hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare che non è stata affatto inutile. Infatti hanno trovato circa novanta grammi di hascisc per cui gli è stata contestata anche l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Ora le indagini si dirigono anche su un altro aspetto riguardante, appunto, la droga visto che Pettine in passato è stato coinvolto in vicende di questa natura. La polizia, dunque, sta indagando per verificare che destinazione dovesse avere quello stupefacente visto che è improbabile pensare, a detta degli investigatori, che fosse tutta per consumo personale.
Ma quello che interessa alla polizia è soprattutto di conoscere da dove la droga provenisse e che tipo di volume possa avere avuto questo possibile canale di spaccio. Le indagini, comunque, non sono facili visto che dopo il terremoto sono parzialmente saltati gli schemi abituali riguardanti le modalità dello smercio della droga. Interrogati brevemente dagli investigatori i due hanno dato anche versioni diverse sul loro rapporto. Pettine ha parlato di attuale fidanzata mentre lei ha sostenuto che il rapporto era già finito. Questa mattina, comunque, Pettine, assistito dal suo avvocato di fiducia si presenterò davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale, Giansaverio Cappa, per la convalida del provvedimento. Possibile, se non verranno chiesti i termini a difesa, che si possa addirittura celebrare il processo con rito direttissimo. L’accusato, in quanto recidivo, rischia una pena abbastanza pesante.