Sequestrati 2 chili e mezzo di tartufi
Pescasseroli, 3 persone multate perché senza permesso. Elevate altre 11 sanzioni
PESCASSEROLI. Due chili e mezzo di tartufi, illegalmente raccolti da persone non autorizzate, sequestrati. Quattordici le sanzioni amministrative elevate. È il bilancio dei controlli nel territorio dell’Alto Sangro, operati dai carabinieri forestali del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
I controlli, effettuati dallo scorso primo ottobre fino a ieri, rientrano nei servizi di prevenzione finalizzati alla tutela ambientale, che in questo periodo interessano principalmente la raccolta non autorizzata di tartufi.
«Un’attività molto remunerativa che spinge tante persone a praticarla, talune senza rispettare le norme», sottolinea Luciano Sammarone, direttore del Pnalm. Per questo sono state fermate e controllate venti persone di cui tre sanzionate perché non in regola con i permessi per la raccolta del tartufo. La multa oscilla dai 125 ai 450 euro. «Ogni specie di tartufo predilige degli alberi con cui forma un’associazione simbiotica (di mutuo aiuto). Il loro valore deriva dal fatto che non sono coltivabili e quindi bisogna cercarli in natura ma, come spesso accade, il valore monetario supera di gran lunga quello ecologico e quindi si trovano spesso persone pronte a non rispettare le regole che, ricordiamolo, servono a tutelare beni naturali unici e patrimonio di tutti. Più il contesto è naturale e sano e più è facile trovare questi veri e propri gioielli dei boschi», rimarcano ancora dal Parco, avvisando che le attività proseguiranno nei prossimi giorni. Durante i controlli, inoltre, sono state sanzionate altre undici persone: quattro per bivacco abusivo, tre per accesso non autorizzato con mezzi motorizzati in aree di divieto e mancata custodia di animali domestici. (a.d.a.)
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