Snam, è scontro sulle centraline
I comitati ambientalisti: «Dati inattendibili e incompleti sulla qualità dell’aria»
SULMONA. «Rilevazioni non attendibili e incomplete». Così i comitati cittadini per l’ambiente bollano le due centraline montate dalla Snam e messe in funzione nei giorni scorsi per monitorare la qualità dell’aria a piazzale Di Bartolomeo e al cimitero, dove la società intende costruire la sua nuova centrale. «Le due apparecchiature per la misurazione della qualità dell’aria che la Snam ha messo in funzione in piazzale Di Bartolomeo e al cimitero, sono insufficienti e daranno dati poco attendibili sul piano scientifico», fanno notare gli ambientalisti, «servirebbe l’ installazione di una rete di monitoraggio e non soltanto due centraline poiché le sostanze inquinanti emesse dalla centrale di compressione non si fermano ai confini di Sulmona, ma investono l’intera Valle Peligna. Perciò era ed è necessario installare centraline anche in altri Comuni del nostro comprensorio». In più, secondo i comitati sarebbe necessario uno studio complessivo del territorio. «La individuazione dei siti in cui posizionare le due centraline non è avvenuta sulla base di criteri scientifici in quanto il monitoraggio della qualità dell’aria richiede necessariamente uno studio specifico sul clima della Valle Peligna», incalzano, «solo dopo aver acquisito queste informazioni è possibile fare ricorso ai modelli previsionali dai quali ricavare scenari di diffusione degli inquinanti con l’individuazione dei punti di massima concentrazione degli stessi. È doveroso ribadire che l’aumento delle patologie e del tasso di mortalità correlati all’inquinamento atmosferico, anche per concentrazioni basse, dimostrano che non c’è una soglia di sicurezza e che i limiti fissati non sono sicuri per la tutela della salute. La conferma viene dallo studio pubblicato il 22 agosto 2019 sul New England Journal of Medicine». (f.p.)
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