SULMONA
Soldi in cambio di farmaci: arrestato medico del Pronto soccorso / VIDEO
La denuncia di una paziente fa scattare le indagini. L'accusa per Paolo Leombruni è di concussione: per i carabinieri ha approfittato dell'estrema fragilità della vittima
SULMONA. Chiede somme di denaro ai pazienti, affetti da gravi patologie, in cambio di farmaci. E' questa l'accusa di cui deve rispondere un medico chirurgo, in servizio al Probto soccorso dell'ospedale di Sulmona (Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila), arrestato ieri sera (venerdì 22 ottobre) dai carabinieri del Nas di Pescara.
Paolo Leombruni, 57 anni, medico chirurgo di Pratola Peligna e iscritto all’ordine dell’Aquila, è stato sorpreso nella flagranza del reato di concussione. A far scattare le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sulmona, la denuncia di una vittima. La donna, che sta affrontando cure salvavita, ha riferito ai militari che, in occasione di una visita di emergenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, il medico le avrebbe chiesto ingenti somme di denaro per somministrarle, a domicilio, farmaci provenienti dalla Svizzera. I carabinieri si sono quindi appostati nel luogo dell’incontro con il medico e hanno assistito alla consegna di 230 euro al dottore. Leombruni, in base al racconto dei militari, avrebbe intascato la somma “senza esitazione” ed era pronto a inoculare alla vittima “per via endovenosa” e “senza alcun piano terapeutico” un farmaco che aveva portato con sé, utilizzando addirittura “un dispositivo medico risultato scaduto”.
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Le perquisizioni, effettuate insieme ai carabinieri della Compagnia di Sulmona, hanno portato al sequestro di materiale ritenuto utile alle indagini. Tra i farmaci nella sua disponibilità sono stati trovati flaconi con l’indicazione “per uso riservato agli ospedali” dei quali si sta accertando la reale provenienza, oltre a preparazioni già pronte da somministrare a potenziali altri pazienti.
Leombruni, che alle scorse amministrative si è candidato al consiglio comunale di Sulmona senza essere eletto nella lista Masci Sindaco, è stato arrestato in flagranza di reato e accompagnato nella casa circondariale di Pescara, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il medico è accusato del delitto di concussione nei confronti della paziente, poiché, si legge in una nota dei carabinieri "abusando della sua qualità di pubblico ufficiale e approfittando della condizione di estrema fragilità della vittima, derivante dalle gravi patologie di cui è sofferente, pretendeva somme di denaro da versare ad ogni somministrazione, in cambio di una verosimile specialità medicinale".