L'AQUILA

Spaccio di cocaina al Torrione, altri due arresti

Beccati dalla polizia con 44 dosi pronte per essere smerciate: 27enne macedone rinchiuso nel carcere di Lanciano, provvedimento di espulsione per il connazionale

L'AQUILA. Lunedì sera il personale della Squadra mobile ha arrestato due giovani macedoni, P.A. di 27 anni e O.I. di 27 anni, con l'accusa di detenzione e spaccio di cocaina. Gli investigatori, da tempo impegnati in servizi mirati a contrastare lo spaccio degli stupefacenti nel capoluogo, sono riusciti a individuare l’ennesimo punto di commercio illegale creato dai due arrestati, che, come accade spesso, viene posto in essere nel centro cittadino.
Durante l’operazione di polizia P.A., già noto alle forze dell’ordine, è stato notato dai poliziotti mentre circolava per le vie del Torrione a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata. Attirati dal fare sospetto, gli investigatori della Sezione antidroga hanno iniziato a seguire i movimenti del mezzo fino ad una via centrale dove l’uomo ha incontrato il connazionale O.I., consegnandogli un oggetto per poi riprendere la marcia.
A quel punto è iniziato il pedinamento dello straniero, che è stato successivamente bloccato mentre tentava di nascondere un involucro di plastica dentro una cabina elettrica. All’interno dello stesso i poliziotti hanno trovato e sequestrato della sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in 44 dosi pronte per essere smerciate. Gli operatori, quindi, hanno bloccato anche  P.A. e proceduto all’arresto di entrambi i soggetti per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Durante la successiva perquisizione eseguita nell’auto di P.A., sono stati scoperti e sequestrati materiale per il confezionamento delle dosi e 500 euro in contanti.
Negli uffici della Squadra mobile uno dei giovani ha riferito di essere arrivato in Italia con la promessa di un lavoro da parte del connazionale, residente in Italia ormai da anni, che, invece, al suo arrivo lo avrebbe indotto allo spaccio.
Nell’udienza di convalida, avvenuta ieri nel tribunale dell'Aquila, P.A. è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere e portato nella casa circondariale di Lanciano, mentre nei confronti di O.I., incensurato, è stata eseguita l’espulsione immediata dal territorio nazionale, provvedimento emesso dal prefetto dell’Aquila a seguito di una procedura d’urgenza dell’Ufficio immigrazione della questura. Quest’ultimi arresti rappresentano l’ennesimo colpo al diffuso contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti che segue a distanza di poche settimane l’arresto di tre cittadini albanesi che reclutavano loro connazionali minorenni utilizzandoli come “pusher” per la vendita al dettaglio.