Sulmona, delitto Colabrese: disposte altre perizie
La procura di La Spezia sta comparando il Dna trovato sugli indumenti della vittima con quello di ragazzi conosciuti in vacanza
SULMONA. Nuove perizie per fare luce sull’omicidio di Giuseppe Colabrese, il 27 enne di Sulmona ucciso nell’agosto del 2015 con un violento colpo alla testa mentre era in vacanza in Liguria. La richiesta arriva dalla Procura della Spezia che punta a ricostruire le ultime ore di vita del giovane il cui corpo è stato ritrovato casualmente da alcuni cacciatori nell’ottobre del 2015 in un bosco di Romito Magra. In particolare sono state predisposte ulteriori analisi per comparare il Dna, estratto da alcune tracce di sangue rinvenute sugli indumenti del giovane sulmonese, con quello di altre persone finora estranee ai fatti.
Quest’ultime non sono indagate e sono state individuate nella cerchia di amici che hanno avuto a che fare con il ragazzo prima della tragica fine. I campioni sono stati prelevati nel massimo riserbo in quanto le persone sottoposte all’accertamento potrebbero non avere niente a che fare con l’omicidio. La decisione della Procura è stata messa in atto dopo che il campione di Dna prelevato a Francesco Del Monaco, amico della vittima e finora l’unico accusato di omicidio volontario, non è risultato compatibile con le tracce di sangue sugli indumenti del 27enne.
Le perizie disposte dagli inquirenti potrebbero aprire nuovi scenari. Soprattutto, in caso di un positivo riscontro dalle analisi del Dna, si arriverebbe a una nuova accusa nei confronti di qualcuno al momento ancora nell’ombra, ma che potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale in tutta la vicenda. Una persona che potrebbe avere compiuto l’omicidio rimanendo a sua volta ferito. Una firma rimasta impressa nei vestiti che Giuseppe Colabrese indossava nei primi giorni della sua vacanza.
L’ipotesi dell’esistenza di un terzo uomo era emersa anche qualche tempo prima, quando proprio il Dna esaminato non è risultato corrispondere a quello di Del Monaco. Dunque, le indagini ora sono rivolte proprio alla cerchia di ragazzi liguri vicini a Francesco Del Monaco a cui, va ricordato, si erano rivolti i familiari di Giuseppe. Un appello, il loro, volto a ottenere da Del Monaco notizie utili a far luce sulle ultime ore di vita del 27enne.
«Speriamo che il lavoro degli inquirenti possa dare i frutti sperati e che la famiglia di Giuseppe Colabrese possa finalmente avere giustizia», ha detto l’avvocato Federica Bengauardato che si sta occupando della vicenda. Un giallo cominciato con la scomparsa del giovane e sfociato, poi, nell’inchiesta per omicidio dopo il ritrovamento del cadavere, avvenuto nell’ottobre del 2015, lì in quel bosco da oltre due mesi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA