Taglio selvaggio di alberi scoperto grazie ai satelliti

Castel di Sangro, la Forestale multa 15 boscaioli non autorizzati dalla Regione Devastata un’area verde per complessivi venticinquemila metri quadrati

CASTEL DI SANGRO. ll taglio “selvaggio” è stato scoperto durante una normale perlustrazione del territorio da parte degli agenti della Forestale di Castel di Sangro. Alla fine dell’indagine sono state elevate quindici sanzioni amministrative per complessivi 14mila euro.

Un capillare controllo della zona, unito al riscontro delle autorizzazioni al taglio rilasciate dalla Regione Abruzzo e incrociato con i rilievi effettuati nei boschi con strumentazione satellitare, ha consentito agli uomini del Corpo forestale di fermare il selvaggio disboscamento del territorio.

Gli accertamenti, che hanno stimato un taglio abusivo di una superficie di territorio pari a oltre 25mila metri quadrati, hanno interessato anche i trasportatori e i commercianti di legname, con la verifica di tutti i depositi noti di materiale legnoso al fine di ricostruire l’intera filiera.

Ditte boschive e privati cittadini, in violazione della vigente legge regionale relativa alla tutela e alla valorizzazione delle foreste e del patrimonio arboreo, hanno proceduto al taglio di boschi e di alberi isolati, in gruppi o a filari, senza aver effettuato la prevista comunicazione alla Regione o senza averne ottenuto la necessaria autorizzazione.

«I controlli effettuati», commenta il sovrintendente capo Massimiliano D’Achille, «si sono resi necessari per garantire il corretto svolgimento delle attività boschive, tutelare la proprietà pubblica e privata e, più in particolare, il territorio considerato che forme irrazionali di utilizzazioni boschive potrebbero innescare fenomeni di dissesto idrogeologico».

«I lavoratori del settore, soprattutto i tanti irregolari, spesso pagati a cottimo e non adeguatamente formati ed informati dei rischi», aggiunge il sovrintendente D’Achille, «si trovano a operare in condizioni minime di sicurezza, spesso senza l’utilizzo dei prescritti dispositivi di protezione individuale. Per la loro tutela opera spesso il Corpo forestale dello Stato che, in sinergia con il ministero del Lavoro, porta avanti la lotta al lavoro irregolare e al taglio abusivo di alberi».

Alberi molto preziosi e particolarmente protetti perché sono quelli che devono garantire la riproduzione costante dei boschi.

Massimiliano Lavillotti

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