Ferrari sequestrata a un imprenditore. «Acquistata all'estero, evasi dazi e Iva per 40mila euro»

Dovrà rispondere del reato di contrabbando il proprietario della Ferrari posta sotto sequestro qualche giorno fa dai funzionari dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila. Alla base del provvedimento vi sarebbe l’evasione dei diritti doganali.
AVEZZANO. Dovrà rispondere del reato di contrabbando il proprietario della Ferrari posta sotto sequestro qualche giorno fa dai funzionari dell’Ufficio delle dogane dell’Aquila. Alla base del provvedimento vi sarebbe l’evasione dei diritti doganali. Una bella gatta da pelare per un uomo di origini marsicane, che si è visto sottrarre l’auto di lusso acquistata all’estero. Così ha disposto Il Giudice per le indagini preliminari, che ha convalidato il sequestro preventivo, dandone successiva comunicazione al pubblico ministero. Aperto un fascicolo sulla vicenda, che punterà a far luce sulle responsabilità dell’uomo. Stando alle informazioni trapelate fin qui, il proprietario avrebbe omesso la presentazione della dichiarazione doganale, introducendo e sottraendo alla vigilanza doganale la Ferrari proveniente da Paesi non appartenenti all’Unione Europea. La normativa in tal senso è chiara. E si rifà ad un contesto legislativo unitario, che fa capo alla stessa Unione Europea. Chiunque introduca all’interno dei confini un oggetto, in questo caso un’auto, deve rispondere dell’applicazione dei dazi (fissati al 10 per cento per le automobili), e dell’Iva calcolata al 22 per cento.
In questo specifico caso, aggirandosi il valore della quattro ruote sui 100.000 euro circa, produce diritti doganali per 40.000 euro. Interamente evasi dal padrone della macchina. «Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e, per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità della persona sottoposta a indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna», spiega lo stesso Ufficio delle Dogane, impegnato in una capillare attività di presidio del territorio a tutela degli interessi finanziari italiani e dell’Unione Europea. Il proprietario è stato segnalato alla procura della Repubblica competente per il reato di contrabbando.
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