Tar spodesta il presidente del tribunale
Accolto il ricorso contro il giudice Riviezzo presentato dal collega Manfredi. Annullata la nomina fatta dal Csm
L’AQUILA. Terremoto negli uffici giudiziari aquilani: il Tar del Lazio ha revocato la nomina dell’attuale presidente del tribunale dell’Aquila, Ciro Riviezzo, dopo avere accolto il ricorso del suo collega Aldo Manfredi ora in Corte d’Appello e in passato al tribunale di Teramo.
La decisione, per certi aspetti clamorosa, visto che Riviezzo era in carica da almeno un paio di anni, poggia essenzialmente su una censura accolta dal collegio: la violazione del divieto di affidamento di incarichi direttivi da parte del Csm con difetto di legittimazione di Riviezzo, visto che quando fu nominato non erano ancora trascorsi due anni dalla data di cessazione dalla carica di componente del Csm. Nella motivazione viene chiamata in causa la disposizione per la quale «i magistrati componenti elettivi sono collocati fuori dal ruolo organico della magistratura. Alla cessazione della carica, il Csm dispone il rientro in ruolo dei magistrati nella sede di provenienza e nelle funzioni precedentemente esercitate».
«Prima che siano trascorsi due anni», ed è questo il punto nevralgico della decisione, «il magistrato non può essere nominato in un ufficio direttivo o semidirettivo diverso da quello eventualmente ricoperto prima dell’elezione o nuovamente collocato fuori dal ruolo organico per lo svolgimento di funzioni diverse da quelle giudiziarie ordinarie...».
«La ragione della norma», spiegano i giudici, «risiede nella pacifica esigenza di impedire eventuali prassi di accantonamento di posti direttivi di interesse dei magistrati componenti del Csm per assegnarli ai medesimi a fine consiliature con palese compromissione dell’interesse pubblico al buon andamento della funzione pubblica esercitata».
Riviezzo, che ebbe il via libera dal Csm nel settembre del 2013, potrà ovviamente ricorrere al Consiglio di Stato. I giudici, nel compensare le spese di procedimento, hanno anche ordinato che la sentenza venga eseguita dall’autorità amministrativa. Si vedrà, comunque, nei prossimi giorni se, e in che misura, ci saranno a breve delle novità concrete sul possibile cambio della guardia. La sentenza è stata firmata dai magistrati romani Elia Orciolo, Anna Bottiglieri e Fabio Mattei, mentre il ricorso per conto del giudice Manfredi è stato redatto dagli avvocati Pierangelo Guidobaldi e Angelo Chiarizia. Riviezzo, 61enne magistrato di notevole fama, è assistito dai legali Mario Sanino, Franco Coccoli, Giulio Cerceo.
Un caso simile ci fu all’Aquila oltre 20 anni fa per il posto di procuratore della Repubblica. Ad avere la meglio fu il ricorrente.
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