L’AQUILA. Prove tecniche di controllo di vicinato. Il primo banco di prova del protocollo già sottoscritto da Comune e prefettura, e in questa fase in attesa delle manifestazioni d’interesse da parte delle associazioni dei cittadini, è andato in scena venerdì sera, in zona Santa Barbara, dove verso le 22 l’attenzione dell’inquilino di una palazzina è stata attirata da alcuni rumori provenienti dal pianterreno dello stabile, laddove sono presenti alcune attività commerciali. La sua prontezza di riflessi, unita all’utilizzo dei dispositivi elettronici a oggi in possesso di chiunque, gli ha suggerito di affacciarsi sul balcone e girare un breve video della durata di dodici secondi. 

Pochi attimi, utili però a immortalare un giovane incappucciato nell’atto di armeggiare qualcosa in prossimità di una vetrina, con il protagonista del filmato che a un tratto si gira a favore di smartphone fino a farsi riprendere distintamente in volto. Quindi la fuga a passo svelto e il successivo arrivo di una volante della polizia di Stato, con gli agenti che hanno poi verificato i segni di un potenziale furto con spaccata provvedendo all’acquisizione del video, a questo punto determinante ai fini dell’identificazione del malvivente. Nel frattempo, il titolare dell’attività – un 32enne aquilano – avvisato dell’accaduto, si è poi portato sul posto, dove ha trovato la vetrina del suo negozio danneggiata, con la porta piegata, ma che, alla fine, ha resistito ai primissimi tentativi di effrazione. Un’irruzione mai riuscita anche grazie alla freddezza di un condomino, che ha così dissuaso il malintenzionato, facilitando al contempo il lavoro degli inquirenti.

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