Tribunale di Sulmona, stop ai trasferimenti dei dipendenti
Il giudice dà ragione ai dipendenti. È stato accolto il ricorso dei dipendenti del tribunale di Sulmona contro l’interpello ministeriale prevedeva la scelta di una sede di lavoro alternativa da parte dei perdenti posto dei 31 tribunali in chiusura in virtù della spending review del governo Monti
SULMONA. È stato accolto il ricorso dei dipendenti del tribunale di Sulmona contro l’interpello ministeriale prevedeva la scelta di una sede di lavoro alternativa da parte dei perdenti posto dei 31 tribunali in chiusura in virtù della spending review del governo Monti.
L’ordinanza del giudice del lavoro Ciro Marsella prevede l’accoglimento totale delle richieste dei 47 lavoratori e il blocco dell’accordo sindacale nazionale sulla mobilita dei dipendenti dei tribunali e del l’interpello ministeriale. Un verdetto che può costituire un passaggio importante in un momento in cui si decide del futuro dei cosiddetti “tribunali minori”.
Secondo il giudice, le rassicurazioni fornite dal capo dipartimento del ministero della Giustizia, Luigi Birritteri, nel corso dell’udienza di discussione del ricorso, non garantiscono il diritto di pari trattamento dei lavoratori.
«Non sembra che tali provvedimenti non siano in grado di incidere sul rapporto di lavoro», scrive il giudice, «dal momento che l’interpello fissava al 3 novembre la scadenza della presentazione delle domande anche per i “perdenti posto” all’interno dei tribunali soppressi, ragione per cui, in caso di omessa istanza, il dipendente avrebbe perso l’opportunità offerta e, in caso di adesione, lo stesso avrebbe potuto essere sottoposto a trasferimento anticipato rispetto ai trasferimenti automatici previsti dalla legge come affermato nell’accordo».
Sull’argomento, anche i dipendenti del tribunale di Rossano Calabro avevano presentato ricorso, ma la sentenza era stata programmata per gennaio. A Sulmona la magistratura si è espressa prima.
«Siamo soddisfatti della decisione del giudice», afferma Iva na Giardini, della Cgil Fp, «che accoglie la domanda cautelare proposta da parte dei dipendenti del tribunale di Sulmona e conferma integralmente il decreto emesso il 31 ottobre scorso dallo stesso giudice. Sottolineiamo», prosegue la sindacalista, «anche che il giudice Marsella ha dichiarato inammissibile l’intervento di alcune sigle sindacali di costituirsi contro i lavoratori del tribunale. Per quel che ci riguarda impugneremo insieme ai dipendenti l’interpello ministeriale dal punto di vista civilistico».
Naturalmente, in questo scenario, si complica la vicenda relativa alla soppressione dei presìdi minori e al relativo trasferimento dei dipendenti».
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