"Troppi furti, L'Aquila addio", legale si trasferisce a Pescara
L’avvocato Colagrande decide di fare la valigia dopo l’ennesimo furto: "Ora la mia abitazione è diventata un bunker ma comunque andrò via: impossibile vivere qui"
L’AQUILA. L’avvocato Angelo Colagrande, noto penalista, nipote di un ex sindaco del capoluogo di regione, annuncia che sta per trasferirsi a Pescara dopo la raffica di incursioni dei ladri nella sua abitazione e anche per via di un’amministrazione comunale che a suo avviso non funziona affatto.
«Dopo il furto sventato nella mia abitazione di via Sfrizzoli e che fa seguito alle decine di denunce all’autorità giudiziaria e da voi sempre evidenziate, nonchè alla formale partecipazione dei gravi episodi per i quali la pubblica amministrazione è stata totalmente assente e sia pur indirettamente responsabile di quanto ivi realizzato», scrive in una nota «comunico, con ogni riserva in sede opportuna, di aver provveduto a tutelare allo stato il luogo ove vivo attraverso telecamere ed allarmi collegati con le forze dell'ordine».
«Certamente», prosegue, «la continuità delle omissioni mi costringe con estremo dolore a lasciare definitivamente questa città, non avendo avuto la riparazione da ormai sette anni della prima casa nonchè l'abbattimento della seconda in via XX settembre 22, nonostante la legittimità delle richieste che avrebbero dovuto portare a provvedere secondo le formali classificazioni del caso e rilevabili in tutti gli atti amministrativi».
«Questa purtroppo», conclude, «è la città che abbiamo vissuto sino ad oggi e che non vede soluzioni se non su effimere situazioni e da sette anni».
Un addio, dunque, che fatta salva la presenza occasionale per motivi di lavoro, sembra irrevocabile, e poggia sui due problemi principali che hanno riguardato il capoluogo di regione nel post terremoto: una presenza della microcriminalità asfissiante nonostante il buon lavoro delle forze dell’ordine e la lentezza della burocrazia che in alcuni casi si dimostra perlomeno irritante soprattutto in tema di ricostruzione.
Colagrande, la cui casa è destinata è diventare un piccolo bunker, sarà comunque in città nelle prossime settimane per partecipare ad alcuni importanti processi, come quello all’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso dove rappresenta le parti lese, ma per il resto si aggiungerà al cospicuo numero persone che se ne sono andate a vivere altrove.
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