Trovato con moto rubata, denunciato
Scoppito, sequestrate nella casa del giovane romeno due pistole giocattolo prive di tappo rosso
L’AQUILA. La polizia ha denunciato per ricettazione un giovane romeno scoprendo poi che aveva in casa due pistole giocattolo, prive di tappo rosso, e dunque adatte, in quanto molto simili ad armi vere, a mettere a segno una rapina.
Gli agenti della squadra Mobile, coordinati dal dirigente Maurilio Grasso, nel corso di attività preventive volte al contrasto dei reati di microcriminalità, hanno scoperto una persona in qualche modo coinvolta con il furto di una motocicletta, marca Ktm, 250 di cilindrata, rubata in città il 30 settembre. Si tratta del romeno G.P., nato nel 1994, e residente a Scoppito. Nel corso della perquisizione domiciliare sono state trovate sotto al letto due pistole soft air prive del tappo rosso volutamente asportato. Quest’ultima circostanza non costituisce violazione penale in materia di armi ma al fine di accertare se possa esservi stata un’alterazione sulla potenzialità delle pistole, che le renderebbe assimilabili ad armi vere, sono state sequestrate. La moto è stata restituita al proprietario. Anche se contestazioni specifiche non ve ne sono, gli agenti temono che quelle pistole, per quanto giocattolo, possano essere potenzialmente adoperate per commettere rapine. Va considerato, inoltre, che le due false pistole erano state nascoste sotto il letto. Almeno per il momento il giovane è stato denunciato per la ricettazione della moto visto che non è possibile contestargli il furto. Ma la ricettazione è reato che prevede sanzioni più pesanti.
I sospetti degli agenti della sezione reati contro il patrimonio sulla credibilità del romeno poggiano anche sul fatto che, pur essendo molto giovane, è persona già nota in Questura. Il romeno, residente in città dal 2009, fu arrestato nel 2011 in flagranza di reato per rapina impropria. Inoltre quest’anno è stato denunciato a piede libero per il furto di una moto.
L’attività della polizia è sempre più finalizzata a stroncare sul nascere gli episodi legati alla microcriminalità. Si tratta di eventi che, soprattutto dopo il sisma, sono aumentati in maniera esponenziale e, pur a fronte di alcuni successi investigativi, ci sono ancora molti casi da risolvere.
Il problema, come è ormai acclarato, è rappresentato dal fatto che molti ladri e rapinatori, in maggioranza stranieri, arrivano da altre regioni, per lo più Lazio e Campania per cui non è facile poterli rintracciare dopo i colpi commessi in abitazioni inagibili e negozi. Non è un caso che la polizia sta organizzano dei «pattuglioni» per meglio presidiare un territorio sterminato che si estende per oltre 30 chilometri.
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