Trovato morto il prete scomparso a Fontecchio
Monsignor Italo Di Francesco si era allontanato dalla residenza sanitaria Finito in riva al fiume Aterno, decine le persone impegnate nelle ricerche
FONTECCHIO. Era scomparso lunedì sera dalla residenza sanitaria assistenziale Santa Maria della Pace di Fontecchio. Ieri, intorno alle 14,30, monsignor Italo Di Francesco, 84 anni, cappellano di Sua Santità, è stato ritrovato privo di vita in riva al fiume Aterno tra Fontecchio e Tione degli Abruzzi. L’anziano prelato, nato nel 1931 a Pennadomo e ordinato sacerdote il 26 gennaio del 1955, aveva qualche problema di salute e proprio per questo da qualche tempo era ospite della residenza sanitaria. L’allarme per la sua scomparsa era stato lanciato dagli operatori della struttura che, non trovandolo nella sua stanza, lo avevano cercato ovunque, ma inutilmente, dentro e fuori l’edificio. A preoccupare erano proprio le sue condizioni di salute e la sua perdita di memoria. Così erano scattate subito le ricerche proseguite poi martedì anche con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco. Un controllo capillare della zona, con l’impiego di decine di persone, tra carabinieri, vigili del fuoco (tra loro anche un gruppo di sommozzatori), uomini della finanza e della forestale, nonché volontari di protezione civile. Tutti lì, a battere palmo a palmo la zona, nella speranza di ritrovare sano e salvo l’anziano presbitero che fino a qualche tempo fa celebrava la messa delle 12 a Chieti, nella chiesa della Santissima Trinità, insieme a don Camillo Cibotti poi diventato vescovo della diocesi di Isernia-Venafro.
Invece, le cose sono andate diversamente. Le ricerche si sono concluse ieri intorno alle 14,30 quando il corpo ormai privo di vita di don Italo è stato ritrovato in riva al fiume Aterno, in una zona impervia tra Tione e Fontecchio. Da una prima ricostruzione dei fatti, l’anziano avrebbe smarrito la via della residenza sanitaria per poi finire, complice probabilmente il buio, in un dirupo. Un incidente, dunque, anche se sarà l’autopsia, che verrà eseguita oggi al San Salvatore, dove la salma è stata trasportata, a chiarire le cause della morte. Insegnante di storia e docente, prima al Pontificio seminario di Molfetta e successivamente vice rettore al Pontificio seminario maggiore di Chieti, don Italio è stato anche preside dell’Issr San Pio X di Chieti, ha insegnato religione all’istituto magistrale delle Orsoline di Chieti e storia all’Issr di Pescara. La notizia della sua morte è stata accolta con grande dolore a Chieti dove era molto conosciuto e amato.©RIPRODUZIONE RISERVATA