L'AQUILA
Un altro giovane accoltellato al Castello, fermati in due
Il 20enne etiope aggredito da otto tunisini per un regolamento di conti legato allo spaccio di sostanze stupefacenti
L’AQUILA. Non si ferma la violenza nell’area del parco del Castello all’Aquila. A cinque giorni dall’ultima aggressione, avvenuta il 31 agosto, un altro grave episodio si è verificato ieri sera intorno alle 19,30, quando un giovane di 20 anni, S.K., di nazionalità etiope, è stato ferito a coltellate ed è finito in ospedale.
Stando alla prima ricostruzione effettuata dalla squadra Volante della questura, diretta dal commissario Francesco D’Antonio, un gruppo di otto tunisini, quasi tutti minori e ospiti di comunità, avrebbe accerchiato il 20enne, aggredendolo prima verbalmente e poi fisicamente. Non solo calci e pugni. Uno degli otto, nel corso del pestaggio, ha infatti tirato fuori l’arma. Il giovane è stato quindi raggiunto da due coltellate al collo e una al bacino. A quel punto, dolorante e provato è riuscito a fuggire e a raggiungere a piedi la questura.
«Aiutatemi, vi prego», ha esordito il giovane mostrando le ferite. Gli agenti, vista la situazione, lo hanno accompagnato nel pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore. Qui i medici gli hanno riscontrato ferite da taglio, giudicate guaribili in otto giorni.. Le condizioni del 20enne, fortunatamente, non sono preoccupanti.
LE INDAGINI
La polizia, nel frattempo, sta raccogliendo le testimonianze dei presenti al momento dell’accoltellamento per ricostruire le fasi dell’aggressione. Gli agenti della Volantem hanno identificato due minori, entrambi già noti alle forze dell'ordine.
(a.d.a./ c.d.s.)
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