Venti disabili senza più assistenza

7 Novembre 2013

Denuncia del Tribunale del malato: i tagli sono inaccettabili

SULMONA. I venti ragazzi disabili che frequentano il centro diurno di San Francesco sono destinati a restare a casa dalla fine dell’anno. La denuncia arriva dal Tribunale per i diritti del malato, dopo la revoca dell’assistenza a 25 famiglie di ragazzi con problemi che frequentavano un centro ad Avezzano. «Pare che all’origine dei tagli ci sia un decreto del commissario ad acta della sanità, il numero 52 dell’11 ottobre 2012, che definisce criteri più severi per l’assistenza rispetto al passato», interviene l’avvocato del Tdm, Catia Puglielli, «dopo una riunione con le 25 famiglie della Marsica abbiamo suggerito loro di rivolgersi al tribunale contro le lettere sulla revoca dell’assistenza inviate dalla Asl». Strada che sarà seguita anche nei confronti delle famiglie sulmonesi. «I tagli riguarderanno a cascata anche il nostro territorio», avverte Edoardo Facchini, responsabile regionale del Tdm, «e noi siamo pronti a fare ricorso in tribunale contro questa scelta che potrebbe lasciare a casa i 20 ragazzi che frequentano il centro di viale Mazzini. Non possiamo più tollerare poi i continui problemi sulla Tac, l’ultimo ieri, con una decina di esami saltati e la gente che è venuta a protestare. Della tac mobile annunciata dal direttore generale Giancarlo Silveri, in attesa dell'arrivo della nuova, non c’è traccia e per questo ci associamo alla richiesta di dimissioni del manager Asl formulata dai sindaci marsicani». Ma la lista dei disservizi al Santissima Annunziata si allunga. «Per l'ultimo ponte il laboratorio di Diabetologia è rimasto chiuso senza preavviso», aggiunge Facchini, «in più al laboratorio analisi tardano i risultati degli oncologici per l'assenza temporanea dell'addetta. Si aggiungano poi che il verde incolto e i parcheggi insufficienti».

Federica Pantano

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