Verdini-Fusi, Cassazione il 21 settembre

11 Agosto 2012

La Procura insiste sull’accusa di tentato abuso d’ufficio e allega la lettera di Letta a Bertolaso sul consorzio Federico II

L’AQUILA. C’è anche la lettera del potente ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta all’altrettanto potente, allora, capo della Protezione civile Guido Bertolaso per «raccomandare» il Consorzio Federico IIinteressato ad accaparrarsi lavori della ricostruzione post-terremoto. Nel ricorso per Cassazione la cui discussione è stata fissata al 21 settembre la Procura dell’Aquila insiste sull’accusa di tentato abuso d’ufficio dalla quale sono stati prosciolti dal giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Romano Gargarella i due imputati Denis Verdini, esponente nazionale di primo piano del Pdl e l’imprenditore Riccardo Fusi, rimasti coinvolti in un’inchiesta sugli appalti post-sisma. Il pubblico ministero Stefano Gallo ha presentato ricorsocontro quel proscioglimento. Un ricorso che, di fatto, punta alla riapertura dell’indagine a carico di Verdini e Fusi. In particolare, Verdini era accusato di aver fatto pressioni politiche su Letta e Bertolaso per aprire la strada all’imprenditore toscano Fusi interessato agli appalti post-sisma. Il gup, tuttavia, aveva ritenuto non penalmente rilevanti quelle raccomandazioni.

Del corposo fascicolo dell’inchiesta fa parte anche una lettera di Letta a Bertolaso in cui l’allora sottosegretario chiedeva all’allora capo della Protezione civile di ricevere Fusi. Il contenuto della lettera, secondo la Procura, rappresenta, invece, una «serrata attività di condizionamento». L’obiettivo della missiva, secondo la Procura, era quello di «aiutare gli amici di un amico speciale» e lo stesso Letta, nel documento, scrive a Bertolaso: «Come potrai facilmente immaginare, non posso sottrarmi a tale richiesta» riferendosi proprio a Verdini. L’impresa da aiutare sarebbe stato proprio quel Consorzio Federico II, raggruppamento di società che aveva al suo interno anche Riccardo Fusi oltre a imprenditori aquilani come Ettore Barattelli inizialmente coinvolto nella vicenda ma poi uscito senza accuse. «Bisogna tener conto della portata dirompente dei nuovi documenti depositati», scrive Gallo nel ricorso che sarà discusso in Cassazione. «I termini usati dal potente sottosegretario di Stato sono assolutamente significativi della concreta possibilità dell’onorevole Denis Verdini di incidere sulle scelte degli apparati dello Stato in ordine all’affidamento dei lavori post-terremoto», è scritto ancora nel ricorso. L’udienza del 21 potrebbe saltare causa sciopero degli avvocati.

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