L'ex presidente della Uefa Michel Platini a spasso per Guilmi (foto Gianfranco Daccò)

Michel Platini visita Guilmi alla festa di San Nicola

L’ex presidente Uefa ospite dell’amico Nicola Tracchia. Il giorno prima aveva cenato a Casalbordino

GUILMI. Un tributo al paese del suo fedele amico e collaboratore, Nicola Tracchia, cavaliere della Repubblica dal 1992, membro dell'Uefa e originario di Guilmi. Per due giorni Michel Platini - campione del mondo, bandiera della Juventus e del calcio internazionale e fino al 2015 presidente dell'Uefa - ha vissuto con i cittadini del piccolo paese della vallata del Sinello, scattando foto e partecipando alle festività patronali di San Nicola. Platini è arrivato in paese giovedi sera, dopo aver cenato a Casalbordino. Ad ospitarlo è stato proprio il suo amico Tracchia, addetto alle relazioni internazionali dell'Uefa.

leggi anche: Michel Platini, il primo a destra, all'hotel Aragosta di Casalbordino Sorpresa a Casalbordino: ecco Platini L’ex presidente Uefa e stella della Juve oggi a Guilmi per la festa di San Nicola

Sempre legato alle tradizioni del suo paese, nonostante ormai da anni viva a Zurigo in Svizzera, Tracchia ha voluto mostrare all'ex campione i luoghi della sua infanzia. Platini ha accettato e visitato il paese, ammirato il paesaggio, osservato perplesso le condizioni delle strade, gustato i taralli benedetti di San Nicola e seguito la funzione religiosa in onore del patrono. Ha stretto centinaia di mani e accarezzato tantissimi bambini. Meno ben disposto con i giornalisti, ieri mattina: non ha rilasciato interviste e ha anticipato la partenza per sfuggire all'assalto di Rai, Mediaset e Sky. Al Centro ha concesso una stretta di mano. «Dopo la disavventura del 2015 (squalificato per quattro anni a seguito dello scandalo Fifa, ndc) non parla di sport ed evita interviste», ha spiegato Nicola Tracchia. «Su di lui sono state scritte molte cose non vere. E' stato attaccato. Lui ha scelto di rispondere con il silenzio». L'arrivo di Platini ha entusiasmato il paese e l'intera vallata del Sinello. Il campione giovedi sera ha partecipato alla festa di benvenuto, ha brindato e poi è andato a letto. Ieri mattina si è alzato presto per visitare il paese. E' entrato nei bar, si è fermato al parco del paese e ha scattato tantissime foto con i bambini.
«Michel ha esordito a 11 anni nella squadra del Jovicienne di cui il padre era allenatore e quando vede bambini che amano il calcio si ferma volentieri a parlare con loro e li incoraggia», ha aggiunto Nicola Tracchia. Lo ha fatto anche con i piccoli guilmesi e con altri piccoli arrivati dai comuni vicini. Dopo aver visitato il piccolo borgo ha assistito dal salone di "Casa Teresa", un struttura storica del paese , all'esibizione della banda. Da "Casa Teresa", dopo essersi intrattenuto con molti paesani parlando delle necessità di Guilmi, ha raggiunto la chiesa e seguito la funzione religiosa. Avrebbe voluto partecipare anche alla processione e ad una cerimonia in municipio, ma l'arrivo delle troupe televisive lo ha contrariato e ha deciso di anticipare la partenza. Insieme all'amico Tracchia è salito in fretta sulla Mercedes di quest'ultimo alla volta di Cattolica. Dopo una breve sosta in Romagna oggi sarà a Torino per incontrare alcuni membri della famiglia Agnelli. Prima della "fuga" si è fermato a parlare con il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti. «Ha detto che ama i piccoli borghi come Guilmi, la genuinità e spontaneità della gente, la bellezza della natura e del mare abruzzese. Ha accettato volentieri un cesto pieno di prodotti locali (ha apprezzato moltissimo la ventricina) e ha promesso che tornerà in incognito», racconta il sindaco sorridendo.
«Vederlo giocare con i bambini è stato bello. Quando ha visto le telecamere si è irrigidito. Il sorriso è scomparso dal suo volto e ha preferito andare via. Aspettiamo il suo ritorno. Siamo certi che manterrà la promessa che ci ha fatto», conclude il sindaco.
Paola Calvano
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sport

Pescara, le pagelle: Pellacani pilastro in difesa

Contro il Milan Futuro brillano Tonin e Squizzato, Pierozzi padrone della fascia destra e al primo gol stagionale. Bene anche Brosco ma nel finale si lascia andare

Mattia nel nome del padre: «Babbo, il calcio e la caccia. Vi racconto casa Baldini» 

di Luigi Di Marzio

Figlio e collaboratore tecnico di Silvio: «Non sono un raccomandato In campo è il mister, fuori il mio tutto ed è un nonno straordinario»

Adani: «Con Baldini il Pescara è in mano al maestro del calcio»

di Luca Telese

L’ex difensore e oggi commentatore televisivo racconta il rapporto con l’allenatore biancazzurro nato a Brescia: la sua arte è di sognare attraverso il calcio, al presidente Sebastiani dico di tenerselo stretto