Il dolore a Castel di Sangro «Qui aveva tutti gli amici»

Piero Ricci era sposato con un avvocato e padre di un bambino di 9 anni Il papà è stato imprenditore edile, lo zio ex presidente della squadra di calcio
CASTEL DI SANGRO. Una comunità fortemente colpita per la triste e prematura scomparsa di un uomo benvoluto da tutti. Anche se da molti anni Piero Ricci non viveva più a Castel di Sangro, la sua presenza era ancora molto viva in città.
Ogni occasione era buona per tornarci. A Castel di Sangro aveva passato gli anni più belli, quelli della gioventù insieme ai suoi amici d'infanzia con i quali è rimasto sempre in contatto e che ieri lo piangevano ricordandone i bei momenti trascorsi insieme. Come piangevano i suoi parenti che ancora vivono e risiedono nel capoluogo sangrino. Una famiglia molto conosciuta e affermata in città: il padre ha operato nel campo dell’imprenditoria edile che ha realizzato numerosi edifici residenziali sia in città sia nel resto dell'Alto Sangro. Lo zio Pino Santostefano, fratello della madre, è stato presidente della squadra di calcio, rilevando la società giallorossa forse nel momento più delicato della sua storia, subito dopo i fasti della storica promozione in serie B e della favola del Castello di Osvaldo Iaconi che ha fatto parlare il mondo intero. Ricci era un bravissimo ingegnere strutturale, si occupava cioè di realizzare la progettazione delle strutture in cemento armato o in acciaio delle case e dei manufatti. Da molti anni aveva lasciato Castel di Sangro per trasferirsi a Città Sant'Angelo, dove viveva con la moglie avvocato e con il figlio di 9 anni. Tra le persone che ieri sono rimaste più sconvolte e addolorate per la sua prematura scomparsa, spicca il vice sindaco Angelo Caruso, amico d'infanzia con cui ha condiviso forse i momenti più belli della sua gioventù. Come lui stesso ricorda, «la comunità di Castel di Sangro è rimasta profondamente colpita dalla tragica scomparsa di Piero, che insieme alla sua famiglia ha vissuto l'infanzia nella nostra città», afferma con commozione l’amministratore comunale.
«Personalmente, resto sconvolto dalla triste notizia perché era un mio amico di infanzia e coetaneo. Il sentimento di dispiacere è presente e molto diffuso tra la nostra gente, poiché ha colpito una famiglia stimata e considerata dall'intera comunità che ha ancora legami parentali molte stretti e che ha mantenuto integri i rapporti che ha avuto quando viveva qui, anche dopo la decisione di trasferirsi sulla costa. Il nostro pensiero va alla moglie e al figlio ai quali siamo vicini e ai quali vogliamo dare forza in questo doloroso momento, sicuramente il più drammatico della loro vita». I funerali devono essere ancora fissati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA