Personale del Comune Lanciano spendacciona

26 Gennaio 2015

Record sul capitolo dipendenti. Con il 40,88% di spesa supera Pescara (29,96%) Teramo (30,42%) e centri della sua stessa grandezza come Vasto (28,61%)

LANCIANO. Il Comune di Lanciano detiene il record come incidenza del costo del personale sul bilancio. Tra i comuni abruzzesi sopra i 10mila abitanti, l’amministrazione frentana spende, in proporzione, più di tutte per i propri dipendenti. La spesa per il personale è pari al 40,88% (dato del 2012) del bilancio comunale. In cifre ammonta a 8,5 milioni di euro. Il dato è elaborato dal sito “Open bilanci”, progetto realizzato e gestito da Depp srl, che raccoglie i dati sui bilanci dei comuni italiani dalla Direzione centrale della Finanza locale del ministero dell’Interno e permette di analizzarli per indicatori economici, facendo classifiche e raffronti tra vari anni. Emerge, così, che l’incidenza della voce personale a Lanciano è ben più alta rispetto a comuni più grandi come Pescara (29,96%) e Teramo (30,42%), ma anche a enti della stessa grandezza come Vasto (28,61%%). “Open bilanci” indica nel 2007 (amministrazione Paolini, centrodestra) il picco della spesa con il 46,25%, ben oltre il limite consentito per legge. Dopo il 2011, anno dell’avvicendamento a Palazzo di Città tra Paolini e Pupillo (centrosinistra), inizia un’altra dieta forzata per assottigliare le spese del personale: restano a casa due dirigenti su otto e una cinquantina di dipendenti. «Negli ultimi tre anni abbiamo ridotto il costo del personale di circa due milioni di euro», dice l’assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «era stato sforato del 7% il limite di legge, il che ha determinato anche il blocco delle assunzioni e dei concorsi per dirigente per qualche anno. É stato possibile ridurre la spesa perché i contratti a tempo in scadenza non sono stati rinnovati e chi è andato in pensione non è stato sostituito. Adesso sono rimasti per lo più dipendenti a tempo indeterminato (il personale ammonta attualmente a 223 unità, ndc). Per ridurre ulteriormente bisognerà attendere altri pensionamenti, per questo l’incidenza della voce in bilancio è ancora molto alta». In passato, insomma, il posto fisso non era un miraggio a Lanciano. Lo si riscontra anche nella percezione dei cittadini se in molti, partecipando nei mesi scorsi al questionario spontaneo “Se tu fossi il sindaco di Lanciano”, hanno posto la questione: «eliminare il personale inutile nelle strutture comunali», «riassetto del personale e taglio dei rami secchi, almeno il 20%», «un deciso ricambio del personale comunale a favore di giovani preparati e volenterosi», sono stati alcuni dei suggerimenti inoltrati all’amministrazione. «Nel corso degli anni sicuramente si sarebbe potuta usare maggiore accortezza nell’utilizzo del personale», spiega l’assessore Di Campli, «per destinare quelle risorse ad altro, magari per avere più investimenti e meno tasse. Dopo i tagli, il lavoro è stato riorganizzato per garantire la stessa produttività e gli stessi servizi con meno personale. Se ne poteva fare a meno anche prima? Probabilmente sì».

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA