L’Abruzzo nella storia della fisarmonica

MONTESILVANO. Il maestro Dario Flammini ospite dell'università popolare della Terza età di Montesilvano. È stato il docente di fisarmonica al conservatorio dell’Aquila a relazionare nell’ultimo...
MONTESILVANO. Il maestro Dario Flammini ospite dell'università popolare della Terza età di Montesilvano. È stato il docente di fisarmonica al conservatorio dell’Aquila a relazionare nell’ultimo incontro che si è svolto, venerdì pomeriggio, nella sala polifunzionale di palazzo Baldoni.
«Grazie al maestro Flammini» ha detto il presidente dell'università popolare, Giuseppe Tini, «abbiamo appreso informazioni molto interessanti su uno strumento così complesso, e a noi molto caro, come la fisarmonica. Il maestro ci ha spiegato infratti che l'Abruzzo ha avuto un ruolo importante nella storia di questo bellissimo strumento musicale. Basti pensare che oggi sono presenti settanta conservatori in Italia, trenta sono le cattedre di fisarmonica e la metà sono assegnate a insegnanti abruzzesi».
Dario Flammini ha ripercorso la storia della fisarmonica, ricordando che è stata inventata nel 1830 a Vienna e che dal 1870 è stata costruita in Italia grazie a Paolo Soprani che, a Castelfidardo, nelle Marche, avviò la produzione aprendo la prima fabbrica subito dopo l’Unità nazionale. Ha poi spiegato la differenza tra la fisarmonica classica, molto più complessa, e quella popolare, usata nelle feste di paese.
«Il maestro Flammini» ha proseguito il presidente Tini, «ha poi incantato la sala gremita con due esibizioni, una eseguita con la fisarmonica e l'altra con il bondoneon, che è un tipo di fisarmonica inventata dal tedesco Heinrich Band».
La prossima settimana, venerdì primo dicembre, si parlerà ancora di musica con il maestro Romeo Petraccia.
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