PESCARA
È morto a 52 anni il commercialista Vittorio Cicconi
Il cordoglio dei colleghi. Gli amici: «Un cuore grande e una generosità senza limiti»
PESCARA. È morto all’età di 52 anni il commercialista pescarese Vittorio Cicconi. Lascia moglie e due figli. I funerali del professionista di origini calabresi sono stati celebrati questo pomeriggio, alle 15.30 nella cattedrale di San Cetteo.
Attraverso i social, l’Adc, associazione nazionale e il distaccamento provinciale dei dottori commercialisti, esprime «le più sentite condoglianze alla famiglia».
Cicconi era molto conosciuto negli ambienti pescaresi. Negli ultimi tempi aveva problemi di salute che non gli davano tregua. Ma mai nessuno, tra coloro che lo conoscevano, si sarebbe mai aspettato una fine improvvisa. Così è stato.
Il commercialista, originario di Trebisacce, in provincia di Cosenza, è morto domenica sera intorno alle 19 nell’ospedale di Pescara dove era ricoverato per accertamenti.
Il ricordo addolorato di Antonio Teti, responsabile del settore Sistemi Informativi e Innovazione Tecnologica all’università "Gabriele d'Annunzio": «Vittorio era una persona straordinaria, di grande cuore. Aveva un grande rispetto per il sentimento dell’amicizia che per lui significava dare e mai pretendere. La sua morte ci addolora, ma ci fa anche arrabbiare». «Sono sconvolto», scrive Teti sui social subito dopo aver appreso la notizia della scomparsa dell’amico, «è inaccettabile che una persona come te non possa essere più tra noi. Già, una persona come te, dotata di rara bellezza interiore, di una generosità senza limiti, capace di comprendere i drammi e le gioie di chiunque, senza mai risparmiarsi nell'aiuto e nel supporto morale e materiale». Cicconi era arrivato a Pescara dalla sua terra per studiare alla D’Annunzio, dove si era laureato in Economia. Poi era rimasto e aveva messo su famiglia. Andare in bici era una delle sue grandi passioni.
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