PESCARA
A 22 giorni dall'agguato Cavallito sta meglio, pronto a collaborare: svolta nelle indagini?
L’ex calciatore è stato "stubato" e trasferito da Roma allo Spirito Santo: presto può affrontare il primo confronto con gli investigatori. Il dg della Asl preoccupato: "Nessuno ci ha informato, abbiamo appreso la notizia dalla stampa"
PESCARA. Luca Cavallito, il 49enne sopravvissuto all’agguato del primo agosto al bar del Parco, sta meglio ed è rientrato ieri all’ospedale di Pescara, dall’ospedale Gemelli di Roma. Non è più intubato e nei prossimi giorni potrebbe incontrare gli investigatori che, coordinati dalla Procura, sono al lavoro per risolvere il caso. Potrebbe essere proprio l’ex calciatore a fornire quegli elementi determinanti per dare un volto e un nome al responsabile o ai responsabili del delitto dell’estate, costato la vita a Walter Albi, 66 anni.
"Il paziente Luca Cavallito, sopravvissuto all'agguato del 1°agosto scorso, è stato trasferito presso il presidio ospedaliero Santo Spirito di Pescara dall'ospedale Gemelli di Roma. In relazione a tale rientro, il direttore generale della Asl Vincenzo Ciamponi rileva di non aver avuto ricevuto nessuna informazione ufficiale e di aver appreso la notizia, in data odierna, da fonti giornalistiche. In quanto rappresentante legale della Asl ritiene doveroso rimarcare la gravità di tale mancata comunicazione". E' quanto si legge in una nota diffusa questa mattina dall'ufficio comunicazione istituzionale della Asl di Pescara.