“A Tutto Vapore”: un libro per celebrare il primo secolo della locomotiva
Presentato questa mattina, giovedì 19 dicembre, nella Sala consiliare del Comune di Montesilvano, il volume “A tutto vapore, dal Piemonte all’Abruzzo – Il primo secolo della 940.052” degli autori Dario Recubini e Renzo Gallerati. Un libro che è un tuffo nel passato del nostro Paese
MONTESILVANO. È stato presentato questa mattina, giovedì 19 dicembre, nella Sala consiliare del Comune di Montesilvano, il volume “A tutto vapore, dal Piemonte all’Abruzzo – Il primo secolo della 940.052” degli autori Dario Recubini e Renzo Gallerati, ex sindaco di Montesilvano. Un libro ma anche un viaggio nel tempo che permette di riscoprire le radici del nostro Paese, un omaggio a ingegneri, operai e a tutti coloro che hanno contribuito a costruire un'Italia moderna.
L’evento, alla presenza di un nutrito pubblico, ha celebrato il centenario della 940.052, una delle locomotive più iconiche della storia ferroviaria italiana, attiva durante il secolo scorso e vero e proprio simbolo di un’epoca. Nata nei primi decenni del XX secolo, il suo viaggio è stato lungo e avventuroso: dalla linea Biella-Santhià alle impegnative tratte di un territorio complesso come l’Appennino. Oggi la locomotiva è esposta al Museo del Treno di Montesilvano, sito che con attenzione e cura custodisce due locomotive ed otto veicoli rimorchiati appartenenti al Novecento.
A supporto della manifestazione l’Associazione Culturale Amatori Ferrovie (Acaf), costituita nel settembre 2002, che tutela, salvaguarda e valorizza la cultura ferroviaria italiana attraverso interventi e opere di promozione, assieme ad Angelo Primiterra e alla Fondazione Pescarabruzzo presieduta da Nicola Mattoscio, che in apertura ha riflettuto sul ruolo strategico delle ferrovie per il nostro progresso tecnologico e culturale: “Le ferrovie sono state la più grande rivoluzione tecnologica del Novecento, non solo per la mobilità delle persone e delle cose, ma anche per la costruzione di rapporti tra paesi e persone, e quindi per la conoscenza e la contaminazione delle culture e delle esperienze”, ha affermato il Presidente Mattoscio, che ha salutato il pubblico con un assunto archimedèo: “Datemi una leva e vi solleverò il mondo”.
Presente in sala anche il vicesindaco di Montesilvano Paolo Cilli, che ha insistito sull’importanza cruciale della memoria collettiva: “La memoria è una cosa importante, tutti dovremmo riuscire a trasmettere a chi verrà qualcosa che altrimenti andrà perduto per sempre. La locomotiva è stata un grande mezzo di unione, tutto quello che abbiamo oggi è frutto delle conquiste dei grandi sacrifici e studi che hanno portato il nostro Paese a crescere dal punto di vista sociale e industriale”.