Addio a Paola Manzo: è stata imprenditrice di stile e divertimento
Figlia di Angelo, tra i fondatori del club Pescara Rangers Tra gli anni ’80 e ’90 ha gestito negozi ed eventi di tendenza
PESCARA. «Creativa, all’avanguardia in tutto, amante della moda, un’icona di stile». Questo era per gli amici Paola Manzo, uno dei personaggi della Pescara degli anni '80-90, morta ieri mattina, all’età di 70 anni, a causa di una malattia contro cui combatteva da tempo.
È stata titolare, insieme ai familiari, dei negozi di abbigliamento più in voga dell’epoca, oltre che anima dei locali più gettonati di cui curava l’immagine e in cui organizzava grandi feste. E questo non solo a Pescara e non solo in Abruzzo. Lascia la figlia Sara, le adorate nipoti Giorgia ed Elen, i fratelli Tina e Renato. Una famiglia conosciutissima.
Il padre Angelo, oltre che per la sua attività di imprenditore, tutt’ora è ricordato per essere stato uno dei fondatori dei Pescara Rangers. E anche Paola era una tifosissima del Pescara. Oltre a Tina e Renato, aveva altri due fratelli Alvaro e Luigi, morti rispettivamente nel 1987 e nel 2013, anche loro molto noti. Luigi era un musicista, dj e produttore discografico conosciuto nell’ambiente come Mr. Beef.
Con Alvaro e sua moglie, Paola per qualche tempo aveva gestito il famoso negozio Pony Jeans in piazza Sacro Cuore, che ha rappresentato la prima attività nel settore dell’abbigliamento della famiglia Manzo. Quindi è stata la volta del negozio Cipria in corso Umberto, e ancora Alta Tensione in via Firenze e Manhattan in corso Vittorio Emanuele. Tutte attività di tendenza e punti di riferimento per i ragazzi di quegli anni.
«Mia zia», racconta il nipote Fabio, figlio di Alvaro, «era molto creativa. Lei e Luigi erano in assoluto i più creativi ed estrosi della famiglia. Basti pensare che è stata la prima ad aver utilizzato nelle vetrine, al posto dei manichini, delle persone vere. Oltre a occuparsi dei suoi negozi, collaborava nella realizzazione delle sfilate. Lo faceva per la Cover Jeans di Silvi, di cui mio padre era direttore commerciale, ma anche per altri marchi a Milano, in Germania, in Inghilterra. Anche negli ultimi anni continuava a seguire la sua passione per la moda. Lo faceva anche con un suo negozio di abbigliamento donna che aveva in via Puccini. Ma era anche una grande appassionata di musica. Tra i cantanti preferiti, Barry White e Loredana Bertè». Quindi la collaborazione con le discoteche e i locali dell’epoca più voga in Abruzzo, ma anche in Emilia Romagna e a Milano. Era una persona fuori dagli schemi, ma avanti anni luce». I funerali si terranno oggi alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio.
A ricordarla con affetto e commozione, una delle sue amiche di sempre, Stefania Di Blasio del Samboa. «Con la sua famiglia», racconta, «Paola ha portato la moda a Pescara, marchi che allora non si conoscevano. Era una icona di gusto, di stile e di bellezza. Lei ha rappresentato davvero la dolce vita in città. Organizzava delle splendide feste a casa sua e nei locali, chiamando i modelli di Armani, Fiorucci e delle principali case di moda. Era la vita, la follia, la stravaganza, l’eleganza, la voglia di vivere. Parlava già del prossimo compleanno e della prossima festa che avrebbe voluto organizzare nel mio locale. È stata una persona sino alla fine estremamente generosa. Era abituata a pagare per tutti, anche quando non poteva. Rappresenta il simbolo di una Pescara che oggi non c'è più». Antonio Pitocco, parente e suo grande amico: «Paola era una donna all’avanguardia in tutto. Un punto di riferimento nella moda, nelle serate. Un personaggio vero di quegli anni».
Fra i suoi amici anche il capogruppo di FdI alla Regione, Guerino Testa. «Paola è di sicuro l’emblema della Pescara bella di quegli anni. Era benvoluta da tutti, sempre pronta a fare del bene. Una persona buona e di grande classe».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
È stata titolare, insieme ai familiari, dei negozi di abbigliamento più in voga dell’epoca, oltre che anima dei locali più gettonati di cui curava l’immagine e in cui organizzava grandi feste. E questo non solo a Pescara e non solo in Abruzzo. Lascia la figlia Sara, le adorate nipoti Giorgia ed Elen, i fratelli Tina e Renato. Una famiglia conosciutissima.
Il padre Angelo, oltre che per la sua attività di imprenditore, tutt’ora è ricordato per essere stato uno dei fondatori dei Pescara Rangers. E anche Paola era una tifosissima del Pescara. Oltre a Tina e Renato, aveva altri due fratelli Alvaro e Luigi, morti rispettivamente nel 1987 e nel 2013, anche loro molto noti. Luigi era un musicista, dj e produttore discografico conosciuto nell’ambiente come Mr. Beef.
Con Alvaro e sua moglie, Paola per qualche tempo aveva gestito il famoso negozio Pony Jeans in piazza Sacro Cuore, che ha rappresentato la prima attività nel settore dell’abbigliamento della famiglia Manzo. Quindi è stata la volta del negozio Cipria in corso Umberto, e ancora Alta Tensione in via Firenze e Manhattan in corso Vittorio Emanuele. Tutte attività di tendenza e punti di riferimento per i ragazzi di quegli anni.
«Mia zia», racconta il nipote Fabio, figlio di Alvaro, «era molto creativa. Lei e Luigi erano in assoluto i più creativi ed estrosi della famiglia. Basti pensare che è stata la prima ad aver utilizzato nelle vetrine, al posto dei manichini, delle persone vere. Oltre a occuparsi dei suoi negozi, collaborava nella realizzazione delle sfilate. Lo faceva per la Cover Jeans di Silvi, di cui mio padre era direttore commerciale, ma anche per altri marchi a Milano, in Germania, in Inghilterra. Anche negli ultimi anni continuava a seguire la sua passione per la moda. Lo faceva anche con un suo negozio di abbigliamento donna che aveva in via Puccini. Ma era anche una grande appassionata di musica. Tra i cantanti preferiti, Barry White e Loredana Bertè». Quindi la collaborazione con le discoteche e i locali dell’epoca più voga in Abruzzo, ma anche in Emilia Romagna e a Milano. Era una persona fuori dagli schemi, ma avanti anni luce». I funerali si terranno oggi alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio.
A ricordarla con affetto e commozione, una delle sue amiche di sempre, Stefania Di Blasio del Samboa. «Con la sua famiglia», racconta, «Paola ha portato la moda a Pescara, marchi che allora non si conoscevano. Era una icona di gusto, di stile e di bellezza. Lei ha rappresentato davvero la dolce vita in città. Organizzava delle splendide feste a casa sua e nei locali, chiamando i modelli di Armani, Fiorucci e delle principali case di moda. Era la vita, la follia, la stravaganza, l’eleganza, la voglia di vivere. Parlava già del prossimo compleanno e della prossima festa che avrebbe voluto organizzare nel mio locale. È stata una persona sino alla fine estremamente generosa. Era abituata a pagare per tutti, anche quando non poteva. Rappresenta il simbolo di una Pescara che oggi non c'è più». Antonio Pitocco, parente e suo grande amico: «Paola era una donna all’avanguardia in tutto. Un punto di riferimento nella moda, nelle serate. Un personaggio vero di quegli anni».
Fra i suoi amici anche il capogruppo di FdI alla Regione, Guerino Testa. «Paola è di sicuro l’emblema della Pescara bella di quegli anni. Era benvoluta da tutti, sempre pronta a fare del bene. Una persona buona e di grande classe».
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