«Al Comune 20 milioni Così cancellerà i debiti»

Il presidente della commissione Finanze, Bruno, parla dei conti in rosso dell’ente e avverte: il ricorso al predissesto è necessario per evitare il commissariamento

PESCARA. «Sembra che il Comune potrà ottenere in prestito 20 milioni di euro dallo Stato per pagare i suoi debiti». Lo rivela il presidente della commissione Finanze Giuseppe Bruno alla vigilia della seduta in cui si comincerà a discutere della procedura di predissesto finanziario che l’amministrazione comunale ha deciso di avviare per risanare i conti in profondo rosso lasciati in eredità dalla precedente giunta. In questa intervista, la prima cosa che mette in chiaro il presidente è che questa procedura è inevitabile. «In caso contrario», avverte, «l’ente rischierebbe il commissariamento a causa delle pessime condizioni finanziarie».

Presidente, il centrodestra continua a sostenere che la procedura di predissesto può essere evitata. Ha torto?

«Siamo in una situazione di disequilibrio finanziario e gli stessi tecnici del Comune ci avvertono che la procedura di predissesto non può essere evitata. In caso contrario, si rischierebbe il dissesto e i conti verrebbero messi in mano ad un commissario».

Ci può fare qualche esempio per capire quali sono le condizioni finanziarie del Comune?

«Nel giugno scorso, data di insediamento di questa amministrazione, le anticipazioni di tesoreria erano pari a 26.418.837 euro. Sono soldi che la precedente amministrazione aveva utilizzato senza rimetterli in cassa. Nel corso degli anni la consistenza di cassa, cioè la disponibilità finanziaria dell’ente in tesoreria, ha registrato un continuo calo: 19.904.869 euro nel 2010, 14.116.808 nel 2011, 12.421.206 nel 2012, 2.380.100 nel 2013. Alla data del 18 dicembre di quest’anno, la consistenza di cassa ha segnato addirittura il segno meno 8.498.371 euro, anche se mancano alcune entrate tributarie. Questa situazione, sostengono i tecnici dell’ente, non è sanabile».

Quindi, via al predissesto?

«Sì, ho già convocato per lunedì mattina (domani) e per martedì due sedute della mia commissione per esaminare la delibera, che andrà al vaglio del consiglio il 29, per autorizzare l’amministrazione comunale a richiedere la procedura di predissesto al governo».

Cosa c’è scritto in questa delibera?

« Si propone di avviare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioè il predissesto. Le conseguenze sono la sospensione delle azioni esecutive dei creditori e l’accesso al fondo di rotazione per la stabilità finanziaria degli enti locali. È un fondo governativo che prevede sulla carta un finanziamento di 300 euro per abitante. In base ad alcuni contatti con la Corte dei conti, abbiamo saputo che l’amministrazione potrebbe ottenere circa 20 milioni di euro in prestito dal governo».

Il predissesto prevede anche tasse al massimo e un aumento delle tariffe a domanda individuale, come asili e impianti sportivi, per coprire almeno il 36 per cento dei costi.

«Queste misure verranno indicate successivamente, quando si farà un piano di rientro finanziario entro 90 giorni dalla prima delibera con cui è stata autorizzata la procedura di predissesto. Il piano, da attuare in un periodo che va da 3 a 10 anni, verrà poi trasmesso ai ministeri competenti e alla Corte dei conti per ottenere il via libera».

Ma quanto tempo ci vorrà per fare pulizia nei conti?

«Penso che potremmo farcela in 4 anni. La prossima amministrazione dovrà ringraziarci, perché troverà i bilanci in ordine».

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