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Allarme bocconi avvelenati: tre cani uccisi a Santa Filomena
Lav e Codici segnalano la presenza di polpette infarcite di spilli, chiodi e vetro. Ma nel quartiere si usa anche la vecchia e crudele trappola della spugna fritta
MONTESILVANO. Pericolo bocconi avvelenati nel quartiere Santa Filomena. A lanciare l’allarme, e a mettere in guardia i proprietari di animali che risiedono nella zona al confine con Pescara, sono la Lav e Codici. Le due realtà associative hanno ricevuto negli ultimi giorni una serie di preoccupanti segnalazioni in merito alla presenza di cibo che, in alcuni casi, è risultato letale per i cani che lo hanno ingerito.
In particolare, secondo quanto riferiscono i responsabili locali dei due sodalizi, Antonella Agostini e Giovanni D’Andrea, le polpette che stanno causando avvelenamento e intossicazione degli animali sarebbero infarcite di spilli, chiodi e vetro. A rappresentare una insidia che spesso diventa fatale per la salute degli animali sono anche pezzi di spugna fritta, antica e crudele trovata che viene utilizzata per far fuori gli amici a 4 zampe. Bocconi che gli animali da compagnia trovano spesso molto appetitosi ma che, una volta ingeriti, provocano occlusioni intestinali che possono portare alla morte in caso di mancato intervento del veterinario. Le zone a rischio, come viene segnalato in un documento congiunto sottoscritto da Lav e di Codici, sono soprattutto la strada parco, l’area riservata allo sgambettamento dei cani in via Mantova e la pineta Santa Filomena, dove peraltro vige ancora il divieto di accesso dopo i nubifragi che nei mesi scorsi causarono la caduta di 300 piante. Segnalazioni arrivano anche da residenti del centro cittadino.
«Le associazioni», commentano Agostini e D’Andrea, «nel ricordare ai responsabili di questo gesto inqualificabile che è vietato spargere bocconi avvelenati o preparati che possono nuocere alla salute degli animali, e che l’uccisione e il maltrattamento degli animali costituiscono reati (articoli 544bis – 544ter del codice penale), raccomandano ai proprietari dei cani che frequentano le zone indicate di osservare la massima attenzione nel condurre a passeggio i propri animali e di consultare tempestivamente un medico veterinario nel caso dovesssero verificarsi sintomicome vomito ripetuto, diarrea, o qualsiasi altro malessere manifestato dal proprio animale».
Lav e Codici riferiscono di aver presentato un esposto agli organi preposti al controllo e alla sicurezza affinché si intervenga con tempestività per evitare altri avvelenamenti. Evidenziano altresì come «lo stato di abbandono e incuria totale in cui versano le zone interessate dal fenomeno sia certamente uno dei fattori che favorisce l’occultamento dei bocconi avvelenati». (a.l.)
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