Ambulante gambizzato sulla riviera di Pescara
Agguato in pieno giorno in viale Primo Vere, sparati 5 colpi di pistola: il commerciante Grimani ferito da una pallottola
PESCARA. «Mi hanno sparato a una gamba. È stato uno con il casco e il passamontagna e, poi, è scappato su uno scooter». Stava in piedi Fabrizio Grimani, pescarese di 40 anni, commerciante ambulante di vestiti, quando i volontari della Misericordia sono arrivati in viale Primo Vere per portarlo all’ospedale su un’ambulanza. Senza paura, in piedi e con una gamba insanguinata e trapassata da un colpo di pistola calibro 9 per 21: una pallottola lo ha colpito in un agguato in strada, a un passo dal bar e dall’edicola, e in pieno giorno, poco dopo le 16 di ieri. Altri 4 colpi, invece, lo hanno mancato. Un avvertimento per soldi? Dopo le medicazioni al Pronto soccorso, Grimani è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni e interrogato dagli agenti della squadra mobile per ore ma ha detto di non sapere chi è stato a sparargli.
Lo conoscono quasi tutti al Villaggio Alcione, Grimani, detto il Cinese, soprannome della famiglia. Grimani era stato arrestato dai carabinieri, il 20 giugno dell’anno scorso, per resistenza a pubblico ufficiale e subito dopo scarcerato per una rissa in uno stabilimento balneare di Francavilla e per gli insulti alle forze dell’ordine. Ieri, invece, un agguato inaspettato e che ha scosso il quartiere: erano passate da poco le 16 quando Grimani, occhiali da sole, maglietta nera e pantaloni grigi della tuta, stava camminando in un vicolo di viale Primo Vere, proprio davanti alla casa dei genitori. Poi, secondo la ricostruzione della Mobile, guidata da Pierfrancesco Muriana, uno scooter, blu scuro o forse nero, si è fermato all’incrocio e il motociclista ha fatto fuoco 5 volte prima di scappare. Sull’asfalto, gli agenti della Scientifica hanno trovato i bossoli e li stanno analizzando. Un agguato da manuale messo a segno proprio sul lungomare con un viavai di podisti.
In pochi hanno visto bene quello che è successo, almeno secondo le testimonianze raccolte in strada sia dai carabinieri che dai poliziotti della Volante, diretti da Alessandro Di Blasio. Ma un aiuto agli investigatori potrebbe arrivare dalle telecamere dell’edicola di viale Primo Vere che inquadrano la strada. Nei filmati, si vede uno scooter a ruota alta, forse un Aprilia Scarabeo. Lo stesso scooter che un testimone ha raccontato di aver visto nel quartiere qualche ora prima e forse anche mercoledì scorso.
A soccorrere l’ambulante, sono stati prima i volontari della Misericordia e poi i sanitari del 118. Ai soccorritori, a denti stretti, Grimani ha sibilato di essere stato gambizzato da un motociclista con il volto nascosto da passamontagna, oppure solo una sciarpa, e casco.
Ma il perché della sparatoria, durante l’interrogatorio con la Mobile, Grimani ha detto di non conoscerlo. L’ha detto una volta e l’ha ripetuto. E ha raccontato di non sapere chi possa avercela con lui. Ma le sue risposte troppo vaghe non hanno convinto gli investigatori che, per adesso, vogliono tenere aperte tutte le piste, a partire da quella di un possibile debito di lavoro. Per la polizia, il messaggio mandato con i 5 proiettili ha un oggetto: i soldi. Ma su questo, Grimani non ha fornito chiarimenti.
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