Anna Maria Ballatore tra il vice sindaco Giulia De Lellis e il sindaco Giorgio De Luca durante l’incontro

L'ABBRACCIO

Anna Maria, da Chicago a Manoppello: ritorno a casa, 70 anni dopo l’adozione

Storia a lieto fine grazie alla memoria storica del paese e dopo mesi di indagini tra anagrafi e parrocchie

MANOPPELLO. Da Chicago a Manoppello per ritrovare i pezzi della sua famiglia dopo 70 anni.
Anna Maria Ballatore, americanizzata Sperando, nata a Pescara nel giorno di San Valentino del 1952 e originaria di Manoppello, aveva solo due anni quando perse la madre, Rita Fausta Ballatore, morta giovanissima di broncopolmonite. Di padre ignoto, fu affidata alle cure dei nonni materni Bambina Mantini e Armando Ballatore, residenti nella frazione di Ripacorbaria.
PESCARA E L’ AMERICA
Pochi anni dopo, nel 1957, per una serie di coincidenze, la piccola Anna Maria, dopo aver vissuto per un anno con la famiglia Ranalli a Pescara, venne adottata da una famiglia americana di origini siciliane, gli Sperando. Aveva solo cinque anni, quando volò a Chicago, in Illinois (Usa) cominciando una nuova vita lontano dall’Abruzzo.

Anna Maria Ballatore da bambina

Settanta anni dopo torna nel luogo natìo, insieme alla figlia Jennifer, per ritrovare le sue radici, lo zio Dino e la zia Sara, fratelli della madre deceduta. Il lungo abbraccio in municipio, nei giorni scorsi, accolta dal sindaco Giorgio De Luca e dal vicesindaco Giulia De Lellis.
«In un giorno di felicità», il commento degli amministratori, «le giunga il nostro abbraccio più sincero per il suo ritorno a casa a Manoppello. La forza delle radici e la bellezza di ritrovarsi dopo settant’anni con familiari di cui non fino a qualche tempo fa non si conosceva neppure l’esistenza, ci riempie di gioia e di orgoglio e testimonia il valore dei legami e il grande senso di appartenenza».
IL SEGRETO SVELATO NEL 2010
Fino al 2010 Anna Maria Ballatore, oggi 72enne, non sapeva di essere figlia adottiva. Lo scopre casualmente, raccogliendo una confidenza della madre americana, la quale, ormai malata, le svela la sua storia e le consegna lettere, fotografie e documenti custoditi in una cassetta di sicurezza di una banca.
Nel plico ci sono immagini in bianco e nero, corrispondenza, certificati tra la famiglia d’origine e quella adottiva. Ed è allora che Anna Maria decide di cercare i suoi genitori biologici in Italia, ma senza successo.
IL RITORNO IN ITALIA
Nel marzo 2024, Jennifer Vermis, la figlia di Anna Maria decide di affidarsi a Marino Cardelli, di Experience BellaVita, tour operator in Abruzzo, per organizzare un viaggio esperienziale e genealogico alla ricerca delle loro tradizioni ed origini.
“CHI L’HA VISTO?”
Ma contemporaneamente Anna Maria cerca, con l’aiuto dei congiunti, di ritrovare i pezzi della sua famiglia abruzzese attraverso la trasmissione televisiva “Chi l'ha visto?”. Ma sono proprio gli amministratori comunali, in testa il vice sindaco De Lellis, a dare una svolta alla storia.
LA RICERCA IN COMUNE
«Dopo mesi di indagini nelle anagrafi comunali e le parrocchie locali, siamo riusciti a rintracciare i parenti in vita di Anna Maria», racconta Cardelli, «con grande emozione, e abbiamo scoperto che aveva ancora zii ultranovantenni e cugine a Manoppello. Quello che abbiamo appreso è stato toccante: l’adozione di Anna Maria era rimasta un argomento tabù in famiglia, in particolare per la nonna, Bambina Mantini, che aveva fatto di tutto per non parlarne. Jennifer mi ha fornito poche informazioni di partenza: un estratto del certificato di nascita di sua madre, emesso a Manoppello, che indicava che Anna Maria Ballatore era nata il 14 febbraio 1952 all’ospedale civile di Pescara da genitori ignoti, un vecchio passaporto e un certificato di adozione che rivelavano che la madre biologica di Anna Maria era deceduta il 19 dicembre 1954 e che la bambina era stata affidata a una certa Bambina Mantina. Così è iniziata la ricerca, durata sette mesi e che mi ha visto collaborare con figure fondamentali del territorio come Giulia De Lellis, vicesindaco di Manoppello, e Nestor Costantini, ex ragioniere comunale e profondo conoscitore della storia locale», rivela Cardelli. Presto tornerà a Chicago, Anna Maria, ma stavolta con un pezzo di cuore della sua Manoppello.