LA NOVITà

App individua allergeni direttamente dal codice a barre

Un supporto speciale a chi soffre di allergie alimentari. Basta una scansione per scovare elementi pericolosi per la salute direttamente dal codice dei prodotti acquistati

PESCARA.  In aiuto a chi soffre di allergie  alimentari, arriva una nuova App che individua gli allergeni pericolosi per la salute direttamente dal codice a barre dei prodotti  alimentari acquistati. L’hanno realizzata due giovani cesenati, Luciano Venezia e Enza Gargiulo, che hanno presentato la loro applicazione per smartphone e tablet, «Edo», nel corso del 28esimo Congresso Nazionale della Siaaic (Società italiana Allergologia, Asma e Immunologia clinica) in corso sino a domani a Bologna.

Semplice il funzionamento: si fotografa col proprio apparecchio il codice a barre sull’etichetta del prodotto e sullo schermo compare una scheda che illustra con chiarezza ingredienti, valori nutrizionali, grassi, zuccheri e conservanti presenti. Un sofisticato algoritmo indica poi, con un voto da zero a dieci, quanto è sano il prodotto, segnalandone l’idoneità per celiaci e intolleranti al lattosio. In caso contrario, Edo propone una lista di prodotti alternativi.

Numerosi gli spunti emersi dalla tavola rotonda «Confronto impresa- alimentare- specialisti», in vista di Expo 2015, sul nuovo regolamento europeo che impone trasparenza nei menù e tracciabilità delle etichette. Tra questi, anche l’aupicio - in particolare per la ristorazione collettiva che riguarda scuole e ospedali - che gli specialisti allergologi possano partecipare ala formazione di chi sta nelle cucine.

«Quello delle allergie  alimentari è un problema sociale importante, poichè una vasta fetta della popolazione mostra reali intolleranze agli alimenti, ma la gravità è notevole per le allergie vere e proprie, visto che gli effetti possono essere letali con una crescita dello shock anafilattico da alimenti (latticini, uova, frutta, nocciole?)» ha spiegato il professor Domenico Schiavino, membro del Direttivo Siaaic e allergologo al Policlino Gemelli di Roma. «Esiste anche il problema degli allergeni nascosti, trascurati ma spesso causa primaria dei disturbi, come nel caso del grano saraceno, spesso usato per la pizza» - ha aggiunto Enrico Heffler, segretario Siaaic. «Il paziente deve conoscere meglio i presidi farmacologici» ha proseguito Heffler, «c’è ad esempio un sottoutilizzo dell’adrenalina autoiniettabile, che spaventa il paziente e di cui non sono noti gli effetti benefici».