PESCARA
Assalto a due gioiellerie, caccia alla banda di ladri
In cinque in azione a Villa Raspa e poi a Marina di Città Sant’Angelo: sfondano vetrine e saccheggiano i negozi, ma in entrambi i casi sono stati costretti alla fuga perché si sono attivati i sistemi di allarme
SPOLTORE. Due furti in poco tempo, in due gioiellerie, a Villa Raspa di Spoltore e a Marina di Città Sant’Angelo. È pesante il bilancio dei colpi messi a segno ieri mattina da una banda di 5 ladri che si è spostata rapidamente da un comune all’altro, potendo contare sulle strade vuote, se non deserte, e quindi sul traffico molto scarso. Tra le 5 e le 5,30 i ladri hanno sfondato vetrine e porte e saccheggiato le due attività, ma in entrambi i casi sono stati costretti alla fuga perché il sistema di allarme si è attivato e c’era il pericolo di essere presi.
Il primo negozio preso di mira è la gioielleria Mezzanotte di Villa Raspa, in via Italia, dopo le 5. Con una leva hanno sollevato la saracinesca come fosse una scatoletta di tonno, verso l’esterno, rompendo anche il gradino in marmo, poi hanno infranto la parte inferiore della porta di ingresso, di vetro, e l’hanno superata. In un attimo erano dentro: hanno rotto tutte le vetrine e infilato in uno scatolone oggetti in oro, orologi e bigiotteria. Tutto rapidamente. Nel frattempo l’allarme suonava e dalle abitazioni vicine diverse persone si sono affacciate dalle finestre, hanno avvertito le forze dell’ordine. Quando il titolare, Vitale Mezzanotte, è arrivato nel suo negozio, ha trovato tutto rotto e una parte della merce sparita.
Dinamica identica anche nel secondo negozio svaligiato, la gioielleria Torelli di Marina di Città Sant’Angelo, dove il gruppo dei cinque ladri, quindi verosimilmente lo stesso di Villa Raspa, è arrivato attorno alle 5,30. Dopo aver scardinato la serratura e tirato su la serranda, hanno rotto la vetrina e, con un ariete, hanno mandato in frantumi i vetri di due porte antisfondamento. Erano decisi a entrare e ci sono riusciti senza difficoltà, nonostante il sistema di protezione dell’attività.
Ma li ha limitati nell’azione il sistema antifumo nebbiogeno: nella gioielleria si è diffusa una sorta di nebbia che ha impedito alla banda di muoversi agevolmente per cui i ladri si sono limitati a rubare degli oggetti preziosi dalle vetrine più vicine all’ingresso, dopodiché si sono allontanati. Anche il titolare di questa gioielleria, Toni Torelli, ha trovato un disastro, quando è arrivato poco dopo, avvisato dall’allarme.
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