Attacchi premeditati in Foggia-Pescara, arrestati 5 tifosi
Anziché entrare nello stadio, armati di mazze, bastoni, bombe carta, fumogeni e sassi, raggiunsero la stazione ferroviaria con l'intenzione di entrare in contatto con un centinaio di ultrà biancazzurri
FOGGIA. Cinque tifosi del Foggia Calcio sono stati arrestati dalla polizia a seguito dei violenti scontri avvenuti prima dell’incontro di calcio Foggia-Pescara del 20 gennaio scorso. Si tratta di supporter tra i 20 ed i 40 anni tutti con pregiudizi specifici di polizia, ritenuti responsabili di resistenza a pubblico ufficiale, porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offenderee travisamento. I cinque sono ai domiciliari.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Digos quattro, dei cinque ultras arrestati, quel pomeriggio anziché fare ingresso nello stadio, dopo che si erano completamente travisati con passamontagna, sciarpe e cappucci ed armati di mazze, bastoni, bombe carta, fumogeni e sassi, avevano raggiunto la stazione ferroviaria con intenzione di entrare in contatto con un centinaio di tifosi del Pescara. In quella circostanza, un nutrito gruppo di foggiani, nel tentativo di raggiungere i sostenitori della squadra rivale, si scagliò con violenza contro le forze dell’ordine, schierate per evitare il contatto. Nell’ambito della stessa operazione, fu rintracciato ed arrestato anche un 26enne sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, poiché presente quello stesso giorno sugli spalti dello stadio "Zaccheria" nonostante il divieto di partecipare ad eventi pubblici . Già nel mese di marzo, il questore di Foggia Mario Della Cioppa (ex dirigente della Mobile a Pescara) aveva disposto nei confronti degli indagati severi Daspo, per periodi di tempo compresi dai 5 agli 8 anni. Ad alcuni di loro era stato prescritto anche l’obbligo di firma presso uffici di polizia nei giorni in cui il Foggia Calcio disputava gli incontri.