MANOPPELLO

Autovelox non omologato, il sindaco: «E' così ovunque, resta acceso» 

La polemica dopo l’annullamento di una multa a un automobilista. Il primo cittadino: «Incidenti in calo, i proventi delle sanzioni usati per la sicurezza»

MANOPPELLO. «Nessun autovelox in Italia è omologato, noi stiamo aspettando una legge che ci dica cosa fare in questi casi. Nel frattempo l'apparecchio sulla Tiburtina non sarà rimosso e continuerà a funzionare a semaforo rosso». Fa chiarezza il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca, in merito al ricorso vinto da un cittadino multato per eccesso di velocità e risponde alla polemica sollevata dal coordinatore cittadino della Lega, Daniele Ciacci che punta il dito contro la mancanza di omologazione dell’apparecchio.

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«Mi stupisce», si sofferma il sindaco, «che sia proprio un esponente della Lega a disquisire su un dispositivo che sei anni fa è stato fortemente voluto anche dall’ex vice sindaco, Lucio Di Bartolomeo, anch’egli della Lega. Qualcosa non mi torna». Sottolinea, De Luca, che «da quando è stato installato l’impianto», nel quadrivio sulla Tiburtina «non c’è stato più un incidente» che, invece, «avvenivano regolarmente» in precedenza.
Ciacci fa presente che il dispositivo «non risulta omologato, lo dice il giudice di pace» in una sentenza emessa lo scorso 8 luglio. «Nella sentenza, che rispecchia il decreto Salvini sugli autovelox», dice l’esponente della Lega, «si fa presente che il dispositivo, installato all’incrocio semaforico, non risulta omologato ai parametri tecnici previsti dalla normativa. Quella dell’autovelox di Manoppello», aggiunge Ciacci, «è una triste storia. Per anni, i cittadini di tutta la Vallata sono stati letteralmente “predati” senza veder aumentata in cambio la sicurezza».

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Replica il sindaco De Luca: «Nessun apparecchio in Italia è omologato». Quando l’esponente della Lega chiede «dove siano finiti gli incassi delle multe» e denuncia che «con gli incassi dell’autovelox si è pensato a fare di tutto tranne che a migliorare la sicurezza della rete viaria di Manoppello», De Luca ribatte che «i fondi sono stati utilizzati, secondo quanto prevede la legge 285, per mettere in sicurezza le strade, i marciapiedi, la pubblica illuminazione e la viabilità in generale».

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Un ricorso vinto da un automobilista non smuove alcun provvedimento di rimozione: l’autovelox rimane acceso. «L’autovelox resta al suo posto», assicura il sindaco, «perché negli anni si è avvertita la percezione di sicurezza, la velocità a semaforo rosso resta funzionante e gli automobilisti sono tenuti al rispetto delle regole pere questioni di sicurezza: quando è rosso non si passa, altrimenti si rischiano multe salate. Stiamo aspettando», conclude il sindaco, «un regolamento a livello nazionale che ci dica cosa fare in questi casi».