Ballottaggi, vota un abruzzese su 3

Alle 22 affluenza al 37,5%, L'Aquila -11%. Montesilvano, crollo di 15 punti

PESCARA. Crolla l'affluenza dei votanti in Abruzzo al turno di ballottaggio delle elezioni amministrative. Complessivamente alle 22 di ieri sera aveva votato il 37%,5% degli aventi diritto contro il 51,1% del primo turno.

L'affluenza nei 5 comuni della regione interessati al voto ha oscillato tra il dato più basso di Montesilvano, 30,97%, con una flessione di quasi 15 punti (46,18% al primo turno) e il massimo di San Salvo, 47,69%, che ha comunque registrato un -9% (al primo turno aveva votato il 51,1% degli iscritti). All'Aquila ha votato il 39,61% (50,97% al primo turno). Elettorato pigro anche ad Avezzano, 36,55% (55,55%). Ortona ha registrato il 37,66%, quasi 12 punti in meno rispetto al 49,32% del primo turno.

Dunque si sono avverate le peggiori previsioni della vigilia che davano un elettorato in fuga. Oggi c'è tempo di rimediare: i seggi resteranno aperti fino alle 15, poi inizieranno gli scritini.
In totale sono 175.180 gli abruzzesi chiamati al voto. All'Aquila gli iscritti alle liste elettorali sono 60.893. Al primo turno ha votato il 72,4% degli aventi diritto (erano stati 79,3% nel 2007). L'amministrazione uscente è di centrosinistra).

A San Salvo sono 16.796 gli aventi diritto. Al primo turno ha votato il 75,83% (81,29% alle precedenti amministrative). L'amministrazione uscente è di centrosinitra. In ballottaggio Domenico Di Stefano (nuovo centrosinistra) e Tiziana Magnacca (centrodestra). Gli elettori sono chiamati a scegliere il sindaco dopo otto mesi di commissariamento. La favorita della vigilia è la candidata del centrodestra che al primo turno ha ottenuto il 41,18%, undici punti in più di Di Stefano, attestato al 30,30%.

Entrambi i candidati si sono presentati al secondo turno senza apparentamenti. La Magnacca, che ha tentato senza riuscirci di raggiungere un accordo con l'Udc, punta sulle divisioni nel centrosinistra e sulla frattura nel Pd che a livello locale non ha dato indicazioni di voto.
Ortona ha 22.119 cittadini iscritti nelle liste elettorali. Al primo turno ha votato il 68,66% (74,01% nel 2007). L'amministrazione uscente è di centrodestra. Si contendono la poltrona di sindaco il candidato di centrosinistra Vincenzo D'Ottavio, risultato in vantaggio al primo turno con circa il 41% dei voti, e Remo Di martino, candidato del centrodestra.

Giornata tranquilla tranne un episodio registrato tra sabato notte e domenica: un volantinaggio lungo il corso principale della città ai danni del candidato sindaco del centrodestra Di Martino e di altri esponenti dell'amministrazione comunale uscente. Di Martino ha sporto denuncia contro ignoti. Lo stesso volantinaggio era stato effettuato anche in occasione del primo turno delle comunali. Il candidato sindaco del centrosinistra D'Ottavio ha condannato l'episodio.

Ad Avezzano votano 34.141 cittadini. Al primo turno ha votato il 78,76% (83,99% nel 2007). L'amministrazione uscente è di centrodestra. Il 6 e 7 maggio si sono recati alle urne 27mila 152 elettori, pari al 78,76 per cento. In vantaggio Giovanni Di Pangrazio, che al primo turno ha ottenuto 11mila 767 voti ed è sostenuto da 5 liste civiche, Pd, Idv, Fli, Udc e Api, ma anche dalle squadre di due ex assessori del sindaco uscente di centrodestra, Lorenzo De Cesare, con il quale si è apparentato ufficialmente, Iride Cosimati e Pierpaolo Rubeo.

Italo Cipollone
, che ha portato a casa il 7 maggio 8mila 950 voti, è sostenuto da Pdl, Udeur, da 4 liste civiche. Per il ballottaggio ha ricevuto l'appoggio dell'ex sindaco Mario Spallone.
Montesilvano ha 41.231 votanti. Al primo turno ha votato il 66,69% (75,19% nelle precedenti amministrative). L'amministrazione uscente è di centrodestra. Gli elettori dovranno decidere tra Attilio Di Mattia (centrosinistra) e Manola Musa (centrodestra). Di Mattia, espressione dell'Italia dei Valori, parte dal 41 per cento del primo turno, sostenuto da 7 liste e dalle apparentate Fli e Popolo di Montesilvano. La Musa, Pdl, si era fermata al 26,7 per cento, appoggiata dalle sue 5 liste e dagli apparentamenti di due delle quattro liste di Francesco Maragno, Democrazia e libertà e Api più Lega Nord.

All'Aquila si contenderanno la carica di sindaco l'uscente Massimo Cialente (centrosinsitra) e lo sfidante Giorgio De Matteis, consigliere regionale dell'Mpa. Nel primo turno Cialente, sindaco uscente, ha raccolto il 40,58% dei consensi contro il 29,78% di De Matteis. È più ridotto, invece, lo scarto tra le due coalizioni che sostengono le loro candidature: 37,05% per il centrosinistra (che ha incassato meno del suo leader, Cialente); 33,43% per lo schieramento misto, politico e civico, che ha raccolto più del suo candidato, De Matteis, che siede in consiglio regionale dov è stato eletto, quattro anni fa nella lista dell'Mpa, Movimento per l'autonomia.

Al ballottaggio le due coalizioni si presenteranno leggermente modificate.

Il centrosinistra ha siglato un apparentamento tecnico con l'Idv, che al primo turno si era presentata con una lista civica: entrambi i simboli si aggiungeranno ai sei originali: Pd, Api, Socialisti riformisti, Federazione della sinistra, Sel e la civica Cattolici e democratici per L'Aquila.
Anche la coalizione di De Matteis si è allargata, ma senza la firma di accordi formali, con il solo appoggio politico del Pdl, che al primo turno aveva sostenuto il candidato sindaco, Pierluigi Properzi, raccogliendo l'8,47% (14 punti in meno rispetto alle Provinciali 2010).

© RIPRODUZIONE RISERVATA