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Bar distrutto da un incendio a San Donato

Dopo il rogo al Caffè Pindaro, devastato dalle fiamme il Satellite di via Basento. La prima ipotesi: guasto elettrico

PESCARA. Un altro bar a fuoco, e siamo a due nel giro di una settimana. Il primo sabato scorso, in viale Pindaro, il secondo nella notte tra venerdì e sabato.

E' il "Satellite", in via Basento 46, a San Donato, e così come nel caso precedente il locale è andato completamente distrutto.

Dopo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, che si sono occupati di spegnere il rogo, si sarebbe trattato di un fatto accidentale, non di origine dolosa. Le fiamme sarebbero partite dalla zona frigo, a causa di un guasto elettrico, e un po' alla volta avrebbero divorato gli arredi. I danni non sono stati ancora quantificati dal titolare, un uomo di origine siciliana, che si è riservato di farlo in un secondo momento, ma sono comunque coperti da assicurazione.

Il bar, tra l'altro, era chiuso da martedì per effettuare alcuni lavori di sistemazione, anche se il proprietario era stato lì giusto due giorni fa. L'allarme, l'altra notte, è scattato alle 2.15 circa, quando i vigili del fuoco hanno ricevuto la segnalazione e hanno raggiunto via Basento con due squadre e un’autobotte, per un totale di 12 uomini. Con loro, che hanno dovuto lavorare due ore e 20 minuti prima di rientrare in caserma, è intervenuto anche il personale della squadra volante, diretto da Dante Cosentino, e quello della polizia scientifica, ma non sarebbe stato individuato alcun elemento che possa far pensare a un fatto di origine dolosa. Per capire l'entità delle conseguenze, è stato anche effettuato un sopralluogo nei locali vicini, in modo da escludere eventuali pericoli per altri locali. Lo stesso scenario si è presentato una settimana fa quando, nel cuore della notte, è partito l'allarme dal Caffè Pindaro, di fronte all'ingresso dell'università. Lì le cose sarebbero andate diversamente, stando a quanto appurato dal personale della squadra mobile, perché la saracinesca era stata lasciata abbassata ed è stata trovata alzata all'arrivo dei pompieri, per cui è presumibile che qualcuno sia entrato e abbia appiccato il rogo, sostengono gli investigatori, anche se il proprietario ha escluso di aver ricevuto minacce.

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