Botta e risposta al veleno tra i candidati
MONTESILVANO. Continuano i botta e risposta tra i candidati in vista del voto. Dopo le dichiarazioni dell'aspirante sindaco Lorenzo Colazzilli (L'Altracittà) che ha accusato il presidente della...
MONTESILVANO. Continuano i botta e risposta tra i candidati in vista del voto. Dopo le dichiarazioni dell'aspirante sindaco Lorenzo Colazzilli (L'Altracittà) che ha accusato il presidente della Provincia, Guerino Testa e l'assessore, Aurelio Cilli, di abusivismo e immobilismo su Stella Maris, i due amministratori definendo Colazzilli «esperto di chiacchiere», ribattono che «l'amministrazione provinciale è riuscita a portare a casa un grande risultato: 1,5 milioni di euro della Regione per riqualificare l'ex colonia marina». Stella Maris ospiterà la polizia provinciale, spiegano, come deterrente contro l'occupazione abusiva dell’edificio in attesa di una nuova destinazione d'uso. Quanto al cartello, giudicato abusivo, «era previsto prima delle elezioni».
A replicare al candidato sindaco Manuel Anelli (M5S), che si è detto convinto di arrivare al ballottaggio con il centrodestra, è invece l'aspirante primo cittadino Lino Ruggero (centrosinistra). «L'ingenuo presume di aver vinto ancor prima di aver gareggiato. Il saggio capisce di aver vinto solo quando ha tagliato il traguardo» commenta Ruggero. «Anelli pensa che i montesilvanesi vivano su Marte. Le sue promesse sulla riduzione del 30% della tassa sui rifiuti in un tempo che, chiaramente, non viene stabilito e che, dunque, potrebbe essere di decenni, somigliano a quelle che Pizzarotti faceva a Parma da candidato», sottolinea in riferimento all'inceneritore emiliano. «Il fatto che Anelli vada dichiarando come un mantra che al ballottaggio andranno lui, con le sue promesse aleatorie, e Maragno, la cui coalizione sembra più un ring di pugilato che una squadra conferma che siamo sulla strada buona». (a.l.)
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