Bufera per il poliambulatorio sull’area verde
Il progetto della struttura sanitaria a San Silvestro: ieri lo scontro in consiglio, rinviata la votazione
PESCARA. È bufera sul progetto che prevede la realizzazione di una casa di comunità, ossia una sorta di distretto sanitario aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a San Silvestro. Ieri, durante l’esame in consiglio dell’apposita delibera per dare il via alla cessione di un’area da parte del Comune alla Asl per consentire la costruzione della nuova struttura, è emerso che l’opera nascerà al posto di un parco pubblico. Più precisamente, il parco 8 marzo, nelle vicinanze del cimitero di San Silvestro.
La scoperta, fatta dal capogruppo del Pd Piero Giampietro, ha lasciato tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione di stucco, perché finora nessuno conosceva le reali intenzioni del Comune di fare a meno di un’area verde per realizzare una struttura sanitaria. E in consiglio è scoppiato il caos. I consiglieri di centrosinistra hanno accusato l’amministrazione comunale di voler cementificare le poche aree verdi della città, di fronte ai consiglieri di maggioranza rimasti attoniti. La discussione si è accesa a tal punto che il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli è stato costretto a sospendere la seduta e a rimandare a lunedì pomeriggio l’esame dell’apposita delibera. Nel frattempo, la notizia si è sparsa in città e i residenti hanno dato subito il via a una protesta nel parco dove, peraltro, sono già cominciati i carotaggi del terreno per dare il via al più presto ai lavori. Il provvedimento per la cessione del terreno a titolo gratuito alla Asl, comunque, deve essere approvato entro la fine del mese.
Il progetto prevede la realizzazione di una casa di comunità con una centrale operativa territoriale. In pratica, una sorta di poliambulatorio sempre aperto con medici generici e specialistici e servizi di diagnostica. Il tutto per una spesa di 2.292.630 euro.
«Le case di comunità», ha commentato il capogruppo del Pd Giampietro durante il suo intervento in consiglio, «sono una grande occasione per far crescere i servizi sanitari di prossimità, ma restiamo basiti dall’approssimazione e dalla superficialità del centrodestra, che in giunta ha approvato di realizzare questa struttura proprio in un parco pubblico nato e mantenuto con i fondi dei pescaresi, senza nemmeno il coraggio di dirlo. Dopo due sedute di commissione nelle quali nessuno ha scoperto le carte. Una cosa gravissima, per questo abbiamo chiesto di sospendere i lavori del consiglio comunale, perché si può e si deve trovare un’alternativa». «Interventi di questo genere stanno distruggendo la città», ha aggiunto la consigliera del Pd Stefania Catalano. (a.ben.)
La scoperta, fatta dal capogruppo del Pd Piero Giampietro, ha lasciato tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione di stucco, perché finora nessuno conosceva le reali intenzioni del Comune di fare a meno di un’area verde per realizzare una struttura sanitaria. E in consiglio è scoppiato il caos. I consiglieri di centrosinistra hanno accusato l’amministrazione comunale di voler cementificare le poche aree verdi della città, di fronte ai consiglieri di maggioranza rimasti attoniti. La discussione si è accesa a tal punto che il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli è stato costretto a sospendere la seduta e a rimandare a lunedì pomeriggio l’esame dell’apposita delibera. Nel frattempo, la notizia si è sparsa in città e i residenti hanno dato subito il via a una protesta nel parco dove, peraltro, sono già cominciati i carotaggi del terreno per dare il via al più presto ai lavori. Il provvedimento per la cessione del terreno a titolo gratuito alla Asl, comunque, deve essere approvato entro la fine del mese.
Il progetto prevede la realizzazione di una casa di comunità con una centrale operativa territoriale. In pratica, una sorta di poliambulatorio sempre aperto con medici generici e specialistici e servizi di diagnostica. Il tutto per una spesa di 2.292.630 euro.
«Le case di comunità», ha commentato il capogruppo del Pd Giampietro durante il suo intervento in consiglio, «sono una grande occasione per far crescere i servizi sanitari di prossimità, ma restiamo basiti dall’approssimazione e dalla superficialità del centrodestra, che in giunta ha approvato di realizzare questa struttura proprio in un parco pubblico nato e mantenuto con i fondi dei pescaresi, senza nemmeno il coraggio di dirlo. Dopo due sedute di commissione nelle quali nessuno ha scoperto le carte. Una cosa gravissima, per questo abbiamo chiesto di sospendere i lavori del consiglio comunale, perché si può e si deve trovare un’alternativa». «Interventi di questo genere stanno distruggendo la città», ha aggiunto la consigliera del Pd Stefania Catalano. (a.ben.)