Pescara

Treno veloce Pescara-Roma, domani via ai lavori tra le polemiche: Marsilio taglia il nastro, D’Amico guida il corteo di protesta

7 Aprile 2025

Alle 11 taglio del nastro con Marsilio in via Sagittario, alla stessa ora partirà la protesta dei residenti espropriati dalle rotaie. Presenti i consiglieri regionali di opposizione

PESCARA. Treno veloce per Roma, lavori e proteste. Il grande appalto per il raddoppio della ferrovia che avvicina l’Abruzzo alla Capitale si mette in moto. Politici, top manager, operai e ruspe si sono dati appuntamento alle 11 di domani in via Sagittario, tra Brecciarola di Chieti e Manoppello Scalo, per il taglio del nastro del cantiere.

Ma alla stessa ora partirà la protesta dei residenti espropriati dalle rotaie. Scendono in campo cittadini del comitato Comferr e politici di altro schieramento. A pochi giorni dalla rivolta in Consiglio regionale, il duello tra il presidente Marco Marsilio e Luciano D’Amico, leader del Patto per l’Abruzzo, si ripete. Ma il braccio di ferro non è più sull’aumento delle tasse. Domani lo scontro sarà sull’opera pubblica più imponente degli ultimi trent’anni in Abruzzo: la ferrovia che ci porterà in 2 ore a Roma. Dieci miliardi di infrastruttura frazionata in otto lotti di lavori. In via Sagittario si terrà la conferenza stampa per i primi due, Interporto d’Abruzzo - Manoppello - Scafa. Parteciperanno il presidente della Regione, Marsilio; Vincenzo Onorato, amministratore delegato del Consorzio Eteria spa che ha vinto le due gare; l’ad di Rfi, Aldo Isi e il Commissario straordinario per il potenziamento della linea Pescara-Roma, Vincenzo Macello.

Sul fronte opposto, il comitato dei cittadini ha chiamato “alle armi” i consiglieri regionali d’opposizione, a partire da D’Amico, Antonio Di Marco, Antonio Blasioli e Sandro Mariani; e poi i consiglieri provinciali e comunali di Chieti e Pescara; il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e sindaci, tra cui Diego Ferrara, primo cittadino di Chieti che era ricorso al Tar.

«Noi saremo lì a testa alta per ribadire ancora una volta il nostro no a una scelta imposta e scellerata che ignora completamente le esigenze e le richieste della comunità», si legge sull’invito diramato dal Comferr che ai partecipanti dà appuntamento alle 10,45 davanti al Bar Jolly di Brecciarola. «Inaugurano il cantiere con gli espropri ancora in corso!», esclama Catia Colalongo, ex assessore di Manoppello ora alla guida del comitato che da anni si batte contro il raddoppio (c’erano mille persone in strada nella protesta di fine 2024). L’opera da realizzare è miliardaria. 

Rete Ferroviaria Italiana ha aggiudicato la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori dei lotti 1 e 2 al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Eteria Consorzio stabile Scarl e Salcef. La gara del lotto 1 Interporto d’Abruzzo - Manoppello ha un valore di 142,7 milioni di euro mentre quella del lotto 2 Manoppello - Scafa di 334,9 milioni di euro. I lavori per la tratta Interporto d’Abruzzo – Manoppello consistono nel raddoppio della linea che si estende per circa 5 km in stretto affiancamento al binario esistente. Gli interventi per la tratta Manoppello – Scafa prevedono il raddoppio di linea per circa 8 km, parte in stretto affiancamento e parte in variante di tracciato per consentire il superamento dell’autostrada A25 e del fiume Pescara. Quali sono i vantaggi? 

Riduzione dei tempi di percorrenza: Roma-Pescara in circa 2h rispetto agli attuali 3h20’, con un risparmio di 80 minuti (al completamento dell’intero progetto). Incremento della capacità da 4 a 10 treni/h, con la possibilità di istituire servizi di tipo metropolitano tra Chieti e Pescara. Velocizzazione e sistematizzazione dei collegamenti tra Pescara e L'Aquila, grazie anche ad altri interventi sulla linea L’Aquila-Sulmona (Bretella Sulmona, nuova fermata Sulmona Santa Rufina). Adeguamenti per consentire lo sviluppo del traffico merci. Ma i due lotti iniziali sono la prima fase di un Global project che comprende gli interventi di raddoppio Lunghezza - Guidonia; Roma – Tagliacozzo; Tagliacozzo – Avezzano (lotto 4); bretella di Sulmona; Pratola Peligna – Sulmona (lotto 3); Scafa - Pratola Peligna; Manoppello – Scafa (lotto 2); Interporto d’Abruzzo – Manoppello (lotto 1); Interporto d’Abruzzo – Pescara. Per un costo globale di oltre 6 miliardi che, a causa degli aumenti esponenziali dei materiali, salirebbero a 10 miliardi.

«Il raddoppio ferroviario parta dalla Marsica anziché da Manoppello», è la proposta avanzata dal consigliere regionale Pd, Di Marco, che ha portato la sua idea in commissione Vigilanza della Regione Abruzzo, raccogliendo il consenso del comitato Comferr. «Non sono contro tale investimento in Abruzzo», spiega, «dico solo che la partenza del raddoppio sulla linea Pescara- Manoppello non ha alcun senso perché su questa tratta non c'è utenza e il risparmio dei minuti è davvero risicato. Oltre al fatto che l’opera comporta l’abbattimento di abitazioni, fabbricati e aziende». ©RIPRODUZIONE RISERVATA