Bus elettrici sulla strada parco: “Una presa in giro per i cittadini”
I consiglieri di opposizione criticano la scelta di Comune e Tua di utilizzare i mezzi al posto dei filobus: “Sprecati 60 miliardi di vecchie lire”
PESCARA. Prosegue l’attività di collaudo del filobus lungo la strada parco. Negli ultimi giorni i mezzi della Tua stanno circolando sull’ex tracciato ferroviario che collega Pescara e Montesilvano mandando avanti le prove di funzionamento. Il tutto mentre in parallelo, in attesa del completamento delle attività di verifica da parte delle autorità competenti, la società di trasporti insieme ai due Comuni ha deciso di portare sullo stesso percorso sette bus elettrici, che tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo transiteranno regolarmente connettendo il terminal bus di Montesilvano, nella zona di Porto Allegro, con il terminal bus di Pescara, con partenze ogni 10 minuti su 24 fermate, modificando i percorsi di alcune linee attuali.
«Il filobus», fanno sapere dalla Tua, «sta seguendo il normale processo per arrivare all’immissione in servizio. Nel frattempo si è deciso di percorrere questo canale parallelo con l’utilizzo dei bus elettrici che si conta di far entrare in funzione entro i primi di marzo, per dare il tempo tecnico per rimodulare gli orari e divulgare tutte le informazioni all’utenza». Intanto fioccano le polemiche.
Simona Barba, consigliera comunale di Radici in Comune, parla della strada parco «come simbolo per il modello della città della Ribollita, attingendo alla tradizione culinaria, dove nulla si butta, tutto si riutilizza, mescolandolo in un unico pentolone urbano. Dalla sua trasformazione in parcheggio temporaneo, fino all’attuale destinazione come corridoio per i nuovi sette bus elettrici, è chiaro come ogni nuovo elemento venga sapientemente ribollito. Oggi, sulla strada parco, troviamo pali per elettrificazione, fermate bus e altre infrastrutture. Uno spazio che è un vuoto da riempire. E quale utilizzo migliore se non quello di destinare questo vuoto ai bus elettrici? Anche i lunghi filobus acquistati tempo fa trovano posto nel sistema».
Chiede un confronto «serio e paritario» al tavolo di lavoro del comitato Tpl fissato per il 31 gennaio a palazzo di città, Massimiliano Di Pillo, capogruppo della lista civica Pettinari sindaco, «evitando di trasformare la prima convocazione nella presentazione a senso unico del programma formulato dal direttore generale Tua, Maxmilian Di Pasquale, in stretto raccordo con il sindaco che ne ha ispirato la formulazione. Si continua a brancolare nel buio, producendo “capriole epocali” volte a gettare fumo negli occhi dei cittadini pescaresi, descrivendo lucciole per lanterne», rileva il consigliere.
«All’esito di quello che riteniamo uno spreco di 60 miliardi di lire concessi alla Regione dal Cipess nel 1995, si restituiscono alla città sette bus elettrici acquistati dal Comune di Pescara, rifiutando ogni confronto con associazioni e comitati». Richieste di chiarimenti, indirizzate alla Tua, arrivano anche da Ivano Angiolelli del comitato Strada parco bene comune, che ricorda come il tracciato in questione sia «impraticabile a causa della presenza diffusa di barriere architettoniche insuperabili».
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