Bussi, addio all’imprenditore Salvatore
Negli anni ’60 si licenziò dalla Montecatini e fondò la Tirino impianti. Il nipote Livio: «Ha fatto tanto per il suo paese»
BUSSI . «Un grande industriale, una persona in gamba, che ha fatto tanto per il suo paese, Bussi». Donato Salvatore, morto a 94 anni, ha lasciato il segno, come imprenditore, ma anche come uomo. Ne parla il nipote Livio Bucci che ha voluto salutare lo zio su Facebook con un post scrivendo di Salvatore che è stato un «grande Industriale, con “i” maiuscola», dice, e una «persona che ha fatto la differenza, ma proprio tanta». Negli anni 60, racconta, Salvatore si licenziò dalla Montecatini, dove lavorava come operaio, «e fondò un’azienda metalmeccanica, la Tirino Impianti. Oltre alla Montecatini è stata la seconda economia della zona, ed esiste ancora oggi. Era una persona lungimirante, pensava sempre al futuro, lo faceva anche adesso», dice Bucci che lo vedeva alcune volte l’anno ma era molto legato allo zio. «Sempre con grande umiltà, lui parlava di futuro e per me era una specie di università, come gli dicevo quando andavo a trovarlo», prosegue il presidente di Abruzzo in miniatura, la realtà creata da Bucci di cui lo zio «era tanto orgoglioso».
«L’azienda che ha creato ha dato lavoro a tante persone, 150 - 200, e lui ha girato tanto, raggiungendo i cantieri sparsi per l’Italia, ed è stato anche all’estero. Era un uomo tranquillo, gentile, educato e riservato ma senza dubbio di spessore e lo dimostra quello che ha fatto, l’impresa che ha fondato dal nulla. E poi va sottolineato il rapporto che aveva con gli operai: non gli ha mai fatto mancare nulla», conclude Bucci ricordando la festa di compleanno di Salvatore di 4 anni fa. «Ai suoi 90 anni gli ho regalato una torta con l’immagine di una gru», come a sottolineare la sua brillante carriera. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio. (f.bu.)