Elegia per la Vita
Cambiare la città con l'arte: in un film il sogno di D'Emilio
Ieri la proiezione del documentario di Germano Scurti sulla storia dello spazio Convergenze a Pescara
Cinema Sant'Andrea affollato a Pescara per la proiezione del documentario di Germano Scurti "Elegia per la vita", la storia di un sogno: quello di Peppino D'Emilio e del suo spazio Convergenze di via De Amicis a Pescara, che per quasi vent'anni ha rappresentato punto di incontro e fucina di artisti provenienti in parte dal liceo artistico, e tra questi un giovanissimo Andrea Pazienza.
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Un sognatore folle, un uomo appassionato, un credente dal punto di vista artistico. Così i protagonisti del film descrivono Peppino D'Emilio. Un uomo che voleva trasformare la città di Pescara attraverso l'arte. Un intellettuale che ha fondato uno spazio culturale dal nome “Convergenze”, non una semplice galleria ma un progetto di sviluppo della città che ha fatto leva sull'investimento nella creatività, nella cultura e nella formazione come volano per la crescita di un territorio.
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Questa è la storia che racconta il film di Germano Scurti “Elegia per la vita”, con il montaggio di Gianluca Stuard e la fotografia di Andrea Buccella. Una storia ambienta negli anni Settanta, anni in cui la città di Pescara è stata protagonista di una irripetibile stagione creativa. Una storia in grado di innescare un dialogo tra passato e presente. Forse una esemplarità capace di offrire stimoli per nuove visioni che ci facciano superare il paradosso tutto italiano che si esprime nel detto “con la cultura non si mangia”.
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Significativo è il riconoscimento che il Comune di Pescara ha voluto attribuire a questa storia. L'assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Aria e la Fondazione Pescarabruzzo, si è fatto promotore dell'iniziativa che prevede tanto la proiezione del film di Scurti quanto una tavola rotonda dal titolo “Il valore strategico della cultura. La politica a confronto con l'utopia concreta di Peppino D'Emilio”. Una occasione di dibattito coordinata da Maria Rosaria La Morgia che ha visto la partecipazione di amministratori pubblici, organizzatori di eventi, galleristi, artisti. Con lo scopo di valorizzare l'esperienza di Convergenze per rinsaldare l'identità culturale di Pescara come città votata alla contemporaneità e sviluppare un confronto con la storia per ragionare sul valore della cultura quale snodo strategico fondamentale "per uscire", spiega il musicista e sociologo Germano Scurti "dal periodo di crisi e austerità".
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Con questo documentario opera prima Scurti è arrivato secondo al 32° Bellaria Festival, selezionato al Premio Libero Bizzarri e alla 15^ edizione di Medimed nonchè eletto miglior documentario alla 6^ edizione del Festival del Documentario d'Abruzzo, Premio Internazionale Emilio Lopez.