Cappelle, scuole chiuse fino al 14

Stop del sindaco, ma la Asl contesta la decisione.

PESCARA. Sei bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale per il virus A/H1N1. Scuole chiuse a Cappelle, molte assenze per virus influenzali e parainfluenzali nelle classi di Pescara e provincia. Avvisi alla cittadinanza a Città Sant’Angelo. Ecco il bollettino di ieri sull’allarme-influenza A. I numeri destano allarme, ma dicono che siamo di fronte a una normale fase influenzale, con il nuovo virus. E il fatto che sia poco conosciuto amplifica preoccupazioni più gravi dei danni che può causare.

SCUOLE CHIUSE A CAPPELLE. L’influenza ha costretto il sindaco-medico di Cappelle, Maria Felicia Maiorano Picone, a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Firmata ieri, l’ordinanza che per motivi salute pubblica sospende l’attività negli istituti scolastici da oggi fino a sabato 14 novembre. E’ il primo caso in provincia di Pescara in cui si ordina lo stop delle lezioni per l’influenza. «Ho agito da medico e da amministratore, non potevo fare diversamente», spiega il sindaco. «E’ un provvedimento precauzionale, considerata l’elevata incidenza dell’influenza nelle nostre scuole. Di fatto già l’attività didattica non si svolgeva per le assenze».

CRITICA LA ASL.
La soluzione adottata non piace a Carla Granchelli, ufficio igiene ed epidemiologia. «I bambini a scuola vivono in comunità e in un ambiente chiuso», dice la Granchelli, «ma non c’è nessuna dimostrazione scientifica che chiudere gli istituti scolastici sia utile. Il virus sta circolando e in ogni scuola ci possono essere dei casi sia dovuti all’influenza A sia al virus normale. Se tra 20 giorni a Cappelle riprendono le assenze per influenze chiudiamo di nuovo la scuola? Allora tanto vale chiudere i battenti fino a marzo. In realtà siamo di fronte a normali influenze e l’A/H1N1 è pericolosa in particolare per i bambini che hanno altre patologie».

SEI BIMBI RICOVERATI.
Quanto affermato dalla Granchelli è confermato dalle notizie che arrivano dal Santo spirito. Ieri i bambini ricoverati per il virus erano sei. Uno di loro è nel reparto di rianimazione, ma non vi è finito a causa del virus A. Si tratta di un bimbo che ha problemi di salute fin dalla nascita e che, purtroppo, è spesso in ospedale. Secondo i medici il fatto che abbia contratto la nuova influenza è solo un caso. Gli altri bambini, tra i 6 e i 7 anni e hanno anche altre complicazioni, sono in via di guarigione. Due saranno dimessi già domani.

AVVISI A CITTA’ SANT’ANGELO.
Il rischio reale è quello della psicosi. Per evitarlo, il dirigente medico del distretto sanitario di base di Città Sant’Angelo, Enrico Lanciotti, ha inviato una lettera alle famiglie. «Da medico e genitore di due bimbi in età scolare comprendo le paure» si legge nella lettera. «Ma l’A/H1N1 è una normale influenza, come quelle che ogni anno affrontiamo durante l’anno scolastico. Anzi, la sua letalità è di gran lunga inferiore a quelle dell’influenza dello scorso anno,. Per curarla basta usare i normali farmaci e restare a casa almeno 48 ore ancora dopo la febbre».