Pescara
«Caro Babbo Natale, vorrei meno compiti e...»
Ecco le letterine spedite da 72 alunni del terzo circolo Ernesto Codignola
PESCARA. A Natale i bambini sono tutti più buoni? Forse. Di sicuro sono più esigenti. Nelle 72 letterine colorate, preparate dagli alunni del terzo circolo “Ernesto Codignola” di Pescara e spedite ieri mattina dall’ufficio postale in via Cavour, non c’è spazio solo per i giochi da tavola, i pelouches animati, gli immancabili videogames, le bambole o i dispositivi elettronici.
I più piccoli desiderano da Babbo Natale regali speciali, probabilmente anche al di sopra delle mille risorse possedute da quel simpatico e corpulento vecchietto dalla barba bianca che la notte del 24 dicembre porta i suoi doni in tutto il mondo. C’è chi chiede «tanta felicità per me, la mamma e il papà» e molti altri che vorrebbero vedere realizzato il sogno di «un mondo più giusto e senza guerre».
Elisabetta, una bambina di quarta elementare che si dice «troppo grande per chiedere giocattoli» domanda «come fare per aiutare le persone e un consiglio per non litigare con gli amici e con i fratelli». Francesco, invece, prega il magico Babbo «affinché le maestre la smettano di dare troppi compiti».
I tanti pensieri, messi nero su bianco dai 72 alunni delle classi quarte dell’istituto comprensivo Pescara 3, sono stati raccolti nell’ambito della 16esima edizione dell’iniziativa “I postini di Babbo Natale” organizzata da Poste Italiane. Le letterine con i desideri e i disegni natalizi dei più piccoli sono state imbucate in una speciale cassetta sistemata nell’ufficio postale di via Cavour.
Nei prossimi giorni, i “postini di Babbo Natale” provvederanno a spedire a ogni bimbo una risposta personalizzata. Nel frattempo tutti i partecipanti, accompagnati dalle maestre Eugenia Camplone, Maria Luisa Scipioni, Daniela Gaspari e Simonetta Pistola, hanno ricevuto in dono una pallina di Poste Italiane da appendere al proprio albero e un abbraccio da un Babbo Natale d’eccezione: Giovanni, un dipendente storico dell’ufficio postale pescarese, che si è divertito ad allietare la visita degli alunni.
All’incontro hanno partecipato anche il direttore dell’ufficio postale Enrico Marinucci, il direttore provinciale Francesco Polidoro e la responsabile commerciale Anna Maria Di Cenzo. A Babbo Natale i bambini affidano sogni e desideri, ma anche promesse e impegni per l'anno che sta per cominciare. Il fascino e il mistero di una tradizione antica come il mondo che si rinnova è condito da buoni proposito per la scuola o la famiglia, ma soprattutto da tante piccole curiosità disseminate nei bigliettini.
«Caro Babbo Natale», scrive Adriano, «ma tu conosci il coniglio di Pasqua e la fatina o il topolino dei denti? Bene, per questo Natale vorrei tanto vederti con un tuo amico». «Tu vivi molto lontano, mi dicono al polo nord», si legge nella letterina di Lucrezia, «ti vorrei chiedere se tu ci guardi sempre, quando dormiamo, quando ci svegliamo, e come fai a guardare tutti i bambini del mondo. Hai mille occhi? Per te è difficile distribuire in una notte sola tutti i regali? Le tue renne sono magiche oppure è una leggenda che sanno volare? Tutta l’estate ti riposi oppure fabbrichi i giocattoli per tutti i bambini?».
Qualcuno vorrebbe qualche informazioni «su mamma Natale», qualcun altro domanda «se per caso la Befana è tua moglie». C’è chi nomina la crisi o i litigi in famiglia e Diego, invece, che dice di aver paura dell’Isis. Le letterine non hanno bisogno di affrancatura, fanno sapere i responsabili di Poste Italiane, per ricevere la risposta da Babbo Natale è sufficiente indicare l’indirizzo del mittente sulla parte posteriore della busta chiusa. Oltre all’ufficio in via Cavour, altre cassette sono collocate nelle strutture in corso Vittorio Emanuele, a Pescara, e a Montesilvano spiaggia.
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