PESCARA
Casaleggio al City lab: "Non parlo di conflitto di interessi" / VIDEO
Il fondatore dell'associazione Rousseau (M5s) in piazza Primo Maggio. Tra gli ospiti anche il sindaco Virginia Raggi. In serata, l'arrivo di Di Maio
PESCARA. Aperto il Rousseau City Lab, a Pescara, con l’atteso intervento di Davide Casaleggio, del vicepremier Luigi Di Maio previsto in serata e del sindaco di Roma, Viriginia Raggi. Il presidente della Casaleggio Associati, fondatore dell’associazione Rousseau, la piattaforma diretta del Movimento 5 Stelle, ha partecipato ai lavori nella struttura allestita sulla spiaggia, in piazza Primo Maggio.
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Casaleggio ha anticipato alcuni temi, prima dell’avvio dei lavori nel City lab, ma non ha voluto commentare le notizie che oggi lo vedono chiamato in causa sulla questione conflitto di interessi. «Parlo solo di città del futuro», ha detto. «Oggi a Parigi oltre centomila persone decidono come si spende il 5 per cento del budget cittadino. Succede a New York, a Helsinki, a Barcellona, perché non deve succedere anche nelle nostre città? In alcune città amministrate dal M5s», ha proseguito, «si sta sperimentando. Il bilancio partecipativo è solo uno degli strumenti che possono essere messi a disposizione dei cittadini. I dati della città devono essere alla portata di tutti. Quandoaccade un evento in una città, i cittadini devono esserne consapevoli. Non può, ad esempio, essere nascosto da un sindaco che viene sversato qualcosa nei propri fiumi. Deve essere dichiarato e pubblico». Casaleggio ha citato, tra le città italiane in cui il bilancio partecipativo è già applicato, Pinerolo (Torino), dove i cittadini hanno deciso per il restauro dell'Arco della Pace; Mira (Venezia), dove nel 2017 hanno scelto come destinare 100mila euro di risorse, e il settimo Municipio di Roma, dove si è potuto decidere come destinare 400mila euro per il futuro dei loro bambini.
«Il bilancio partecipativo» ha aggiunto «che è usato in oltre tremila città in giro per il mondo, è uno degli esempi, ma non l'unico. Possiamo pensare a come coinvolgere i cittadini anche adottando dei beni pubblici. Le città devono diventare self service, se c'è un servizio che offre la città, il cittadino deve poter accedervi direttamente. Le città devono diventare aperte, trasparenti, piattaforma di servizi».
«Ho sbloccato una procedura urbanistica che era ferma dal 1978, abbiamo trovato 17 milioni da spendere e abbiamo chiesto ai cittadini cosa volevano farci. Non ci volevano credere!». Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, anche lei tra gli ospiti al raduno pescarese. «Quello che sto facendo è ciò che fanno tutti i consiglieri M5s: resistono, vanno avanti, costi quel che costi!».