PESCARA

Centro migranti in Albania: partecipa anche la questura di Pescara

18 Dicembre 2024

Oggi parte il primo funzionario, un commissario inviato a Gjader dal 18 dicembre al 21 gennaio 2025 per la prima missione internazionale. Ma l’opposizione attacca: “Sono centri vuoti, mandiamo poliziotti inAlbania a non fare nulla”

Anche la questura di Pescara partecipa alla missione in Albania per il presidio del centro migranti: oggi parte il primo funzionario, un commissario inviato a Gjader dal 18 dicembre al 21 gennaio 2025 per la prima missione internazionale a cui prende parte la questura della città adriatica. Il tutto rientra nell'ambito di una missione nazionale che ha scatenato una marea di polemiche politiche e anche la dura presa di posizione dei sindacati di polizia. "Sono centri vuoti", così le opposizioni vanno all'attacco del governo, "mandiamo poliziotti in Albania a non fare nulla, in alberghi di quattro stelle per un costo complessivo di nove milioni di euro. E' il fallimento del governo Meloni".

Il sindacato nazionale Silp Cgil ha inviato il 16 dicembre scorso una lettera al Viminale per portare all’attenzione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi le «doglianze pervenute da più colleghi da impiegare sul territorio albanese nel periodo delle prossime festività natalizie, sia in ordine alla durata di un mese, nel periodo delle festività, sia in relazione ai criteri adottati nell'individuazione del personale, rivelatesi eccessivamente rigidi».

Da oggi 18 dicembre sino al 21 gennaio del nuovo anno, spiega il sindacato, la Dagep ha infatti «individuato, con un avviso di appena nove giorni, diverse unità da inviare in Albania per le esigenze connesse alle attività di vigilanza armerie e corpo di guardia dell'area di Gjader, disponendone la partenza pur in assenza della manifestazione di volontarietà (benché non vincolante) degli interessati». Il Silp lamenta pure che il reclutamento degli agenti avviene «all'interno di singoli Uffici, con numero di addetti non particolarmente numeroso».