«Chiarirò tutto dopo cinque anni»
Sospiri si difende e riceve il sostegno di Marsilio. Bocchino: comportamenti cristallini
PESCARA. La dichiarazione del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri arriva una manciata di minuti dopo la decisione del gip sul presunto scandalo degli appalti della sanità che ruotavano intorno all’imprenditore Vincenzo Marinelli: «Prendo atto con molta serenità della decisione del giudice che ha firmato il rinvio a giudizio anche a mio carico nell’ambito dell’indagine sul “caso” Marinelli. A questo punto», dice Sospiri, «ci prepariamo, con i miei legali, ad affrontare un processo che, sono certo, ci darà quella ragione che attendiamo da cinque anni». Sospiri non vuole perdere tempo per dimostrare che non c’entra niente con i reati contestati dalla Procura: vuole chiudere il caso prima possibile. «Nel corso del procedimento giudiziario», dice, «avremo modo di analizzare, in modo capillare, ogni carta, ogni documento, oggetto di indagine e chiariremo ogni dubbio o perplessità, fugando tutte le eventuali ombre, all’insegna della trasparenza e della chiarezza del mio operato».
Sospiri incassa la solidarietà del presidente della Regione Marco Marsilio: «Confido che Sospiri, Bocchino e Ciamponi sapranno dimostrare la loro innocenza ed estraneità ai fatti addebitatigli, sicuro che», conclude Marsilio, «il tribunale di Pescara saprà valutare la loro posizione con la sua consueta serenità di giudizio».
«Pur avendo fiducia e rispetto nell'operato della magistratura, sono certa di poter dimostrare nel dibattimento la mia completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati», dice Sabrina Bocchino che parla di «comportamento cristallino come persona e come rappresentante delle istituzioni».