Collecorvino, cade la giunta Volpone

Il bilancio non passa in consiglio. Ora il commissario e nuove elezioni
COLLECORVINO. È terminato mercoledì sera, dopo un lungo e intenso consiglio comunale infuocato, il cammino dell'amministrazione comunale del sindaco Massimiliano Volpone. Con otto voti contrari, sette a favore e un astenuto, non è stato approvato il bilancio preventivo 2010.
A questo punto, come prevede la legge, in Comune arriverà il commissario prefettizio e il consiglio comunale sarà sciolto con due anni di anticipo.
La crisi politica della maggioranza di centrodestra nasce da rancori personali nei confronti del primo cittadino, poltrone e urbanistica. Da anni era attesa la redazione di una variante al piano regolatore che, nonostante il chiaro indirizzo politico dell'amministrazione comunale, non è stata mai effettuata.
A votare contro il bilancio di previsione sono stati i consiglieri di maggioranza Andrea Faieta, Luigi Terrenzi, Daniele Chiola, Maurizio Orlando, Andrea Orlando, Fernando Piergallini e due consiglieri di opposizione, l'indipendente Gianni Faieta e Caterina Gaudio (Pd). Un solo astenuto: Francesco Contini (indipendente). Assente Silvano Presutti (Comunisti Italiani).
L'unica anomalia registrata nel consiglio comunale che ha segnato la fine della maggioranza di centrodestra è stata la scelta del capogruppo d'opposizione, Luigi Carota. Il candidato sindaco del centrosinistra contro Volpone ha votato a favore del bilancio. «Non abbiamo capito la posizione del consigliere Carota che ci è parsa strana e senza senso», commenta il coordinatore cittadino del Pd, Antonio Mergiotti, «Ora, con un bilancio pieno di debiti e una serie di opere pubbliche iniziate e mai ultimate, aspettiamo il commissario prefettizio che, speriamo, farà un po' di chiarezza sull'operato di Volpone e del ufficio tecnico comunale», prosegue, «in quanto ci sono una serie di contenziosi in campo urbanistico».
Il sindaco Massimiliano Volpone non è raggiungibile. In consiglio comunale è apparso rammaricato e sbigottito per il tradimento politico della sua ex maggioranza che ha segnato la chiusura anzitempo di un'esperienza amministrativa che durava da otto anni.
Volpone fu eletto la prima volta nel 2002. Raccolse l'eredità del sindaco Donato Di Clemente, che si dimise con un anno di anticipo dopo essere finito nello scandalo dei conti correnti "prosciugati" nell'istituto di credito in cui lavorava. Dopo essere sparito (dichiarò di aver avuto una labirintite), fu rintracciato in provincia di Rieti. La sua vicenda colpì tutti. Vinse, quindi, l'agronomo Volpone che, grazie a una lista di uomini nuovi, riuscì a battere il centrosinistra, frantumato dalla vicenda personale dell'ex sindaco.
Il successo arrivò anche nel 2007. Il primo cittadino uscente, questa volta, raddoppiò i consensi e conquistò una maggioranza bulgara: 83% dei voti sullo sfidante Carota. Pochi mesi dopo, si innescarono incomprensioni e diatribe che hanno poi frantumato il centrodestra.
A guidare la protesta c'è un giovane amministratore del paese, Faieta, attuale assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, conosciuto meglio come "mister voto" per la sua abilità nel raccogliere consensi. Spetterà a lui diventare il leader del centrodestra di Collecorvino. Compresa la candidatura a sindaco.
A questo punto, come prevede la legge, in Comune arriverà il commissario prefettizio e il consiglio comunale sarà sciolto con due anni di anticipo.
La crisi politica della maggioranza di centrodestra nasce da rancori personali nei confronti del primo cittadino, poltrone e urbanistica. Da anni era attesa la redazione di una variante al piano regolatore che, nonostante il chiaro indirizzo politico dell'amministrazione comunale, non è stata mai effettuata.
A votare contro il bilancio di previsione sono stati i consiglieri di maggioranza Andrea Faieta, Luigi Terrenzi, Daniele Chiola, Maurizio Orlando, Andrea Orlando, Fernando Piergallini e due consiglieri di opposizione, l'indipendente Gianni Faieta e Caterina Gaudio (Pd). Un solo astenuto: Francesco Contini (indipendente). Assente Silvano Presutti (Comunisti Italiani).
L'unica anomalia registrata nel consiglio comunale che ha segnato la fine della maggioranza di centrodestra è stata la scelta del capogruppo d'opposizione, Luigi Carota. Il candidato sindaco del centrosinistra contro Volpone ha votato a favore del bilancio. «Non abbiamo capito la posizione del consigliere Carota che ci è parsa strana e senza senso», commenta il coordinatore cittadino del Pd, Antonio Mergiotti, «Ora, con un bilancio pieno di debiti e una serie di opere pubbliche iniziate e mai ultimate, aspettiamo il commissario prefettizio che, speriamo, farà un po' di chiarezza sull'operato di Volpone e del ufficio tecnico comunale», prosegue, «in quanto ci sono una serie di contenziosi in campo urbanistico».
Il sindaco Massimiliano Volpone non è raggiungibile. In consiglio comunale è apparso rammaricato e sbigottito per il tradimento politico della sua ex maggioranza che ha segnato la chiusura anzitempo di un'esperienza amministrativa che durava da otto anni.
Volpone fu eletto la prima volta nel 2002. Raccolse l'eredità del sindaco Donato Di Clemente, che si dimise con un anno di anticipo dopo essere finito nello scandalo dei conti correnti "prosciugati" nell'istituto di credito in cui lavorava. Dopo essere sparito (dichiarò di aver avuto una labirintite), fu rintracciato in provincia di Rieti. La sua vicenda colpì tutti. Vinse, quindi, l'agronomo Volpone che, grazie a una lista di uomini nuovi, riuscì a battere il centrosinistra, frantumato dalla vicenda personale dell'ex sindaco.
Il successo arrivò anche nel 2007. Il primo cittadino uscente, questa volta, raddoppiò i consensi e conquistò una maggioranza bulgara: 83% dei voti sullo sfidante Carota. Pochi mesi dopo, si innescarono incomprensioni e diatribe che hanno poi frantumato il centrodestra.
A guidare la protesta c'è un giovane amministratore del paese, Faieta, attuale assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, conosciuto meglio come "mister voto" per la sua abilità nel raccogliere consensi. Spetterà a lui diventare il leader del centrodestra di Collecorvino. Compresa la candidatura a sindaco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA