Pescara Calcio

Baldini: «Appello ai tifosi? No, loro mi hanno detto di stare zitto...»

26 Aprile 2025

Domani ultima partita della stagione regolare. Il Pescara ospita il Campobasso, si gioca alle 16.30. Basta un pari per chiudere al quarto posto. Intanto Silvio Baldini va a ruota libera in conferenza stampa.

PESCARA. Domani ultima partita della stagione regolare. Il Pescara ospita il Campobasso, si gioca alle 16.30. Basta un pari per chiudere al quarto posto. Capitolo formazione, qualche dubbio da sciogliere: Cangiano, Merola e Dagasso sono acciaccati. Baldini:”Noi vogliamo vincere e vogliamo fare una grande partita per meritarci il quarto posto. Per i play off sono molto fiducioso, arriviamo con una bella condizione. Cosa dico ai tifosi? Loro a brutto muso mi dissero che dovevo stare zitto e che avevo rotto il c…. Premesso che non ho paura e che non sto zitto, ho capito che per loro conta solo il risultato. Quindi non devo fare nessun appello. Cangiano non giocherà dall’inizio. Alberti? Ora devo fare le scelte ma anche lui sarà importante”.

Questi i passaggi più interessanti della conferenza stampa di Silvio Baldini. Si parte dalla formazione: “Non si sono allenati Dagasso Cangiano.e Merola, avevano dei fastidi ma sono tutte cose risolvibili. Stiamo però attenti e vediamo cosa mi dicono i dottori oggi. Non abbiano tanto tempo per recuperare visto che si è giocato mercoledì». 

Poi ci sono anche i 5 diffidati. «Cangiano è sia acciaccato che diffidato: lui non partirà dall’inizio di sicuro. Durante tutto l’anno non ho mai visto la squadra allenarsi male, anche alla vigilia della brutta figura di Sestri. A Legnago ho notato un segnale importante. Dopo il gol del pari subìto, ho visto una reazione soprattutto dai ragazzi della panchina che hanno incitato chi era in campo. Questo è fondamentale in vista dei play off».

Domani basterà un punto per essere quarti. «Ma io non guardo a questo. E non voglio una partita per accontentarsi. Tutti i ragazzi sono d’accordo e non dobbiamo fare calcoli. Il quarto posto meritiamocelo sul campo. Questi atteggiamenti visti dalla squadra a Legnago e in allenamento mi fanno essere fiducioso per i play off. Guardate Pineto Pescara: se Merola avesse segnato o se ci fosse stato il Var quella partita non l’avremmo mai persa. Eppure siamo stati giudicati per il risultato. A Legnago invece Merola con il suo talento ha fatto due bellissimi gol alla fine».

Perché il pescara è così lontano dalla vetta? «Questione di testa e mi dispiace molto. Ce la potevamo giocare. Alberti? Ragazzo serio. Ora però non possiamo più aspettare nessuno, abbiamo i nostri meccanismi. Ci saranno partite in cui sarà molto utile, in allenamento fa gol bellissimi. Ma io devo prendere delle decisioni. Noi stiamo facendo bene con dei giocatori con determinate caratteristiche. Ma Thomas ci servirà. Però se giochiamo in 12 perdiamo 3-0 a tavolino…»

Il rapporto con il gruppo. «L’anno scorso sentivo dire che se Zeman stava male la squadra stava male: queste cose non le capisco. Mi sembrava una scusa da bambini. Io a questo gruppo voglio un grande bene. Vi racconto una cosa: a Sestri sono entrato nello spogliatoio, ho detto delle cose in faccia a brutto muso. Potevo tornarmene a casa senza prendere lo stipendio per due mesi. Brosco ha detto: mister, se lo fa la vengo a prendere io a casa sua. Un segnale così forte non lo avevo mai avuto in carriera».

Merola ha detto che state lavorando da tempo per i play off. «Abbiamo inserito da tempo i vecchi carichi. L’ho ripreso da Zeman. Un paragone con il mio Palermo? Giocatori differenti. In Sicilia loro avevano già vinto tanto e avevano esperienza a certi livelli. La differenza è solo quella. Io vedendo il lavoro di Zeman restavo stupito dal punto di vista atletico. Faceva il doppio di quello che facevo io. Intensità alta ma serve una grossa base aerobica. E lo ho capito grazie a Zeman».

Chiusura con i tifosi? «Quando sono venuti a contestarci mi hanno detto a brutto muso che devo stare zitto e che avevo rotto il c… perché avevo promesso la B. Cosa volete che dica se mi hanno detto così? Premesso che non sto zitto e che non ho paura… il calcio conosce solo il risultato e se si vuole solo quello sono la persona sbagliata. Quindi niente appelli».