la denuncia dei grillini
Commissioni, scontro sui consiglieri assenteisti
PESCARA. Ieri mattina, la commissione Statuto si è trasformata in caos. Si è assistito a una violenta discussione tra Carlo Masci (Pescara futura) e Massimiliano Di Pillo (Movimento 5 Stelle). A...
PESCARA. Ieri mattina, la commissione Statuto si è trasformata in caos. Si è assistito a una violenta discussione tra Carlo Masci (Pescara futura) e Massimiliano Di Pillo (Movimento 5 Stelle). A scaldare gli animi è stata la denuncia della capogruppo dei grillini Enrica Sabatini riguardante una presunta irregolarità commessa nella stesura di un verbale di una commissione svoltasi alcuni giorni fa.
L’irregolarità riguarderebbe la firma di un consigliere nel registro dell presenze della commissione Commercio. «La firma è stata messa alle 10,40, cioè 40 minuti dopo l’inizio della seduta», ha raccontato la Sabatini. Ma il consigliere, anziché indicare correttamente l’orario delle 10,40 accanto alla sua firma, avrebbe scritto le 10, probabilmente per essere sicuro di ottenere il gettone di presenza. Gettone che dovrebbe spettare, almeno in teoria, solo a chi partecipa dall’inizio alla fine delle sedute di commissione.
La capogruppo ha segnalato l’anomalia al segretario chiamato a verbalizzare la riunione. Ma questo non avrebbe provveduto a correggere l’errore. Da qui la richiesta della capogruppo di fare una seduta ad hoc della commissione Statuto per discutere del problema.
Problema, per la verità, che appare molto più ampio di quello segnalato dal Movimento 5 Stelle. In passato, sono stati più volte denunciati casi di consiglieri che, dopo aver firmato il registro delle presenze, si sarebbero assentati dalle riunioni delle commissioni, garantendosi lo stesso il gettone di presenza pur non avendo partecipato.
Ieri, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno scoperchiato di nuovo il problema compensi dei politici comunali. «Indicare l’orario corretto è importante», ha fatto presente Di Pillo, «perché attesta la presenza dei consiglieri. Un consigliere potrebbe commettere un reato e poi venire in commissione in ritardo attestando di essere stato presente a tutta la seduta. Il segretario deve accertare l’orario di entrata e uscita dei consiglieri». «Tra l’altro», ha aggiunto Di Pillo, «i dipendenti pubblici usufruiscono dei permessi da parte dei datori di lavoro e un atto falso potrebbe creare grossi problemi».
Il Movimento 5 Stelle ora è intenzionato a dare battaglia su questa questione. «Voglio presentare una modifica al regolamento comunale», ha avvertito la Sabatini, «per dare un giro di vite alla normativa, ora piuttosto blanda, sulle sedute delle commissioni. Ciò che viene scritto sul verbale deve corrispondere alla realtà».©RIPRODUZIONE RISERVATA